Tre interrogazioni in apertura del Consiglio, su: procedura per la costituzione dei laboratori di quartiere, Strada Madonnina a Vigatto e gestione contributi regionali centri estivi.
Le comunicazioni si sono aperte con la commemorazione della scomparsa di Marcello Mutti, un imprenditore che ha portato Parma nel mondo con le sue conserve di pomodoro. Europa Verde ha ricordato l’impegno dell’azienda Mutti nell’innovazione e nella sostenibilità, a partire da una partnership con il WWF Italia sull’impronta idrica e sulla biodiversità agricola.
Poi le comunicazioni su: successo dell’iniziativa I Like Parma del 5-6 Ottobre e valore economico della cultura nella nostra città, palo alta tensione via Rustici 28, programmazione docufilm Fratelli contro Cinema Astra, situazione abbandono rifiuti nel quartiere San Leonardo, ramo caduto in via Montanara, Laboratori di Quartiere, ancora violenze nelle strade e nei borghi del centro storico di Parma.
Europa Verde ha presentato una comunicazione su “violazioni al regolamento del verde sull’abbattimento di alberi di pregio comunale”, a partire dal gravissimo episodio di via Oradour, dove una quercia di pregio comunale è stata abbattuta a seguito di una perizia sbagliata. Un abbattimento che si sarebbe comunque potuto evitare, se il Comune avesse reso nota l’autorizzazione in tempo utile, se non avesse comunicato in modo non corretto, se avesse considerato le segnalazioni di residenti, associazioni e dello stesso consigliere di Europa Verde. Insomma, troppi passaggi non hanno funzionato e non funzionano mai, rendendo di fatto carta straccia il Regolamento comunale del verde e costringendo i cittadini ad intraprendere percorsi giudiziari impegnativi ed incerti, per ristabilire il diritto. Ho chiesto alla Giunta di rivedere la prassi di applicazione del regolamento e ho anticipato un’iniziativa di Europa Verde per la revisione del regolamento.
La prima delibera riguardava una variazione al bilancio di previsione, che conferma una spesa di 2.000.000 di € per sistemare l’accesso alle Fiere: ancora soluzioni orientate esclusivamente alla mobilità privata su gomma. Voto contrario di Europa Verde.
Voto favorevole al rinnovo della convenzione tra la Provincia e il Comune di Parma per la gestione coordinata delle palestre annesse agli edifici scolastici di Da Vinci (palestra Catellani), Bodoni, Bocchialini, Primo Levi, Romagnosi, Liceo sportivo Bertolucci di p.le Sicilia (palestra Campanini) e plessi sportivi Renzo del Chicca e Oltretorrente per la stagione sportiva 2024/2025.
Europa Verde è stato invece l’unico gruppo a votare contro l’ampliamento dello stabilimento della Greci a Ravadese. Non siamo contrari allo sviluppo delle nostre imprese, se questo rafforza realmente la nostra economia, ma nel momento in cui si decide di impermeabilizzare 11 ettari oggi è necessario mettere in campo compensazioni per desigillare alcune delle tante aree ancora inutilmente cementificate o asfaltate nel territorio comunale. Inoltre, si tratta di un ampliamento effettuato ai sensi dell’art. 53 della legge urbanistica, che non rientra nel computo del 3% massimo di nuove urbanizzazioni al 2050 e quindi di una perdita di suolo che non è sottoposta a nessun limite di legge dalla normativa regionale. Ho apprezzato l’astensione di Sinistra coraggiosa e la preoccupazione espressa da alcuni consiglieri della maggioranza ed auspico che si ricordino di affrontare il problema nella fase di approvazione del Piano Urbanistico Generale.
Infine due ordini del giorno.
Il primo odg su Israele e Palestina, due Popoli – due Stati, per il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e il riconoscimento dello stato Palestinese da parte del Governo e del Parlamento italiani. Voto favorevole di Europa Verde, nella consapevolezza che l’adesione all’iniziativa dell’ONU del 10 maggio scorso sia un passaggio non sufficiente ma necessario sulla strada della pace.
Il secondo odg, nel decimo anniversario (2014) del brutale assassinio in Burundi delle tre suore Saveriane Bernardetta Boggian, Lucia Pulici e Olga Raschietti, chiede a tutte le istituzioni politiche e giudiziarie internazionali e a quelle delle due nazioni coinvolte (Italia e Burundi) – governi, ambasciate e consolati, magistrature e forze di polizia competenti dei vari livelli interessati – di operare tutto quanto è in loro potere e nelle loro possibilità perché vengano proseguite le indagini sul brutale assassinio delle tre suore, al fine di fare piena luce sulla vicenda e di assicurare alla giustizia coloro che dovessero essere riconosciuti come responsabili del triplice omicidio. Voto favorevole di Europa Verde, invitando tuttavia la Giunta a riferire in Commissione sul progetto di cooperazione Maison Parma, realizzato proprio in Burundi, con esponenti del governo accusati da inchieste giornalistiche di un coinvolgimento nell’assassinio.