Kebab elegante in un centro storico. Immagine creata dall'IA

Criminalità, degrado sociale ed urbano sono in deciso aumento a Parma o si tratta di problemi comuni a molte altre città altre città, che l’amministrazione sta affrontando con gli strumenti disponibili? Un tema che è emerso più volte nel Consiglio di lunedì 17 luglio, ma la discussione è rimasta sostanzialmente sull’entità del fenomeno, più che sulle possibili soluzioni. Le forze politiche di destra così attive nel portare all’attenzione della stampa gli episodi di violenza, di vandalismo, di spaccio e di altre forme di criminalità, non sembrano interessate a promuovere le iniziative di integrazione, solidarietà e sostegno che necessariamente devono affiancare il controllo da parte delle forze dell’ordine, sul quale questa amministrazione sta in parte investendo nuove risorse.

Sì è cominciato con le interrogazioni: sull’Hub Café di p.le Bertozzi (sarà riaperto in autunno a seguito di una procedura di coprogettazione con il Terzo settore), sulla via Emilia bis (purtroppo è nel programma della maggioranza, ma si rende necessario un nuovo progetto), sugli impegni del Ministero riguardo ad alcune infrastrutture che interessano il comune di Parma (il Sindaco ha fatto il punto su aeroporto, Tibre, fermata AV alle Fiere, interconnessione AV: nessun impegno diretto da parte del Ministro Salvini, ma sulla Pontremolese a novembre si chiuderà la conferenza dei servizi e saranno definite le misure compensative), sulla tappa di Parma delle Mille Miglia (che quest’anno ha risparmiato il Parco Ducale) e su sicurezza, degrado e incuria nel Parco 1 Maggio.

Particolarmente discusse le comunicazioni: scritte sui muri, graffiti e atti vandalici in città, accoltellamento in stazione, mancata realizzazione dei lavori programmati nel comparto De Martino, situazione sicurezza nella zona tra via Verdi e via Trento, attraversamento a nuoto dello Stretto di Messina da parte di un giovane del Liceo Ulivi. Una comunicazione di Azione, piuttosto critica con la maggioranza, per la modalità con cui è stata annunciata la bocciatura del Masterplan dell’aeroporto di Parma, ha dato a noi di Europa Verde la possibilità di ribadire l’apprezzamento di tale annuncio e al Sindaco di negare contatti già intercorsi con Sogeap, di ricordare che è obbligatorio il passaggio in Consiglio comunale e di informare di una sua richiesta di dilazione dei tempi della Conferenza dei Servizi.

La votazione delle delibere è cominciata con il discusso regolamento per il commercio nel centro storico. Abbiamo scoperto che effettivamente non si tratta più di un regolamento del commercio, ma di un regolamento per la tutela delle aree di particolare rilevanza storico-monumentale. Messo in questi termini, emendato delle parti xenofobe e discriminatorie che ci avevano fatto votare contro al precedente ed integrato meglio con alcuni articoli su premialità ed incentivi, per Europa Verde il voto è stato favorevole. Ci ho tenuto a precisare che tuttavia il regolamento è migliorabile e c’è un vizio di fondo, che sta nella volontà di stabilire l’esclusione di determinate categorie di esercizi, anziché puntare a promuovere quelli di livello più alto, nell’ambito della stessa categoria. Anche kebab e rosticcerie, che continueranno a poter aprire nel centro storico, hanno le loro eccellenze, così come ho ricordato che la qualità può caratterizzare empori e sexy-shop, che purtroppo al momento restano esclusi.

Voto favorevole di Europa Verde anche alla delibera di adesione alla European Paganini Route, che ci consentirà di mettere in rete con altre realtà e valorizzare meglio le iniziative già da anni in fase di realizzazione, in memoria del Maestro sepolto nel cimitero di Parma. Voto contrario sulla variazione di bilancio, sulla quale restano tutte le critiche già espresse sul documento unico di programmazione approvato a dicembre, con l’aggravante che non si rileva nessuna volontà di dare attuazione ai miglioramenti proposti dal Consiglio con le mozioni approvate in quell’occasione. Ci siamo astenuti invece sulla riduzione del capitale dell’agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico SMTP. Una riduzione che porterà 4,6 milioni nelle casse comunali, ma senza garanzie in delibera sul fatto che questi saranno effettivamente spesi per il trasporto pubblico locale, del cui potenziamento abbiamo un grande bisogno. Così come ci sarebbe bisogno di incrementare l’organico dell’agenzia, a rivederne lo statuto introducendo principi di trasparenza e di condivisione dei progetti con la cittadinanza e, infine, di subordinare la vendita dell’ex deposito di viale Villetta ad uno studio di fattibilità tecnica che prenda in esame la necessità di adeguati spazi per l’elettrificazione ed il potenziamento del parco mezzi del TPL.

La mozione finale di Fratelli d’Italia, che vorrebbe bandire rosticcerie e ristoranti kebab dal centro storico, ci ha permesso di ribadire con il nostro voto contrario che non serve ingessare il centro consentendo solo attività che non torneranno più, con il risultato di lasciarlo vuoto, ma è utile consentirne un’evoluzione, mantenendo standard di qualità elevata. E anche il kebab può essere di qualità.