Con la prima votazione a maggioranza relativa, finalmente è stato fatto un primo passo verso l’inserimento della biodiversità nello Statuto, tra i principi e i valori del Comune di Parma. A favore tutta la maggioranza (PD, Prospettiva, Effetto Parma, Sinistra Coraggiosa, mentre si è astenuta tutta la minoranza (Fratelli d’Italia, Lega, Vignali Sindaco, Civiltà Parmigiana, Azione), tranne Europa Verde-Verdi-Possibile. Questa ostilità di tutte le forze di destra e di quelle che si accodano a loro, dà ancora più valore alla nostra iniziativa contro una deriva retrograda, che la nostra città non si merita. Tanto meno quando le ragioni sono quelle illustrate dalla Lega: secondo questo partito oggi al governo, la definizione proposta da Europa Verde rischia di rimuovere pericolosamente la specie uomo dalla sua posizione al centro del mondo. Ebbene, la definizione proposta da Europa Verde è quella della Convenzione Internazionale sulla Biodiversità, sottoscritta da 196 Paesi, tra cui l’Italia, nel 1992! Chi oggi governa l’Italia vorrebbe cancellare anche le conquiste di 28 anni fa.
La seduta del Consiglio è cominciata con le interrogazioni: sugli affidamenti diretti, spese 2023, tassi di assenza del personale e beneficiari tariffe ridotte di ADE SpA, sulla situazione dell’area ex Boschi, sul bando per l’affidamento del servizio di gestione dei tirocini formativi nell’ambito del progetto “Sviluppo opportunità lavorative, sul servizio di ristorazione scolastica per nidi, scuole d’infanzia e scuole primarie.
Le comunicazioni hanno riguardato: le giornate mondiali dei bambini, i 25 anni di professione di Gianluca Zurlini, l’inaugurazione Parco delle Magnolie, il Patto Sociale per Parma, le lamentele dei residenti e commercianti nelle zone Oltretorrente e San Leonardo, il Luna park in Cittadella, le condizioni della pista ciclabile che fiancheggia tangenziale sud (tratto Campus-via Spezia), la situazione del quartiere San Leonardo e la Spending Review del Governo. Anche da Europa Verde il saluto a Gianluca Zurlini, al suo ultimo consiglio comunale come giornalista della Gazzetta, ringraziandolo per la sua costante disponibilità a un confronto aperto, molto più aperto del giornale in cui scrive.
Dopo il voto della delibera sulla biodiversità, si è tenuto il voto dell’analoga delibera di modifica dello Statuto sugli organi di partecipazione. La delibera è stata approvata con il voto di quasi tutta la maggioranza; non quello di Europa Verde. Mi sono astenuto, come già spiegato nella seduta precedente, in quanto non sappiamo s egli emendamenti proposti sul ripristino del referendum senza quorum e su un maggiore potere agli organismi partecipativi di quartiere saranno approvati. Questo lo vedremo alla prossima seduta e da questo dipenderà il voto del nostro gruppo consiliare.
È passata anche la delibera riguardante la variante urbanistica per l’ampliamento (1800 mq) della ditta Lai di Vuocolo a Pizzolese (lavorazione acciaio), ai sensi del famigerato articolo 53 della legge urbanistica regionale. Tutti favorevoli, solo Europa Verde ha votato contro. Non siamo contrari all’ampliamento di un’azienda in quanto tale e tantomeno al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. Solo crediamo che il consumo di suolo debba essere almeno considerato e, almeno in parte, compensato con proposte dell’Amministrazione, che consentano alle aziende di realizzare il proprio sviluppo in un contesto di sostenibilità. Ci sono strumenti che consentirebbero di farlo, come la compensazione ecologica preventiva, che proporremo di nuovo nella discussione sul Piano Urbanistico Generale.
Poi un’altra variante urbanistica che incrementerà il consumo di suolo. Ancora di più, in questo caso, non si discute l’utilità dell’opera trattandosi dell’ospedale di comunità (20 posti letto), che affiancherà la casa della comunità di via XXIV Maggio. Tuttavia la desolazione di quest’ultima, con un solo piano che massimizza il consumo di suolo, senza copertura fotovoltaica, con assenza totale di elementi verdi che possano garantire un minimo di ombra nel periodo estivo, un parcheggio ugualmente triste e sprovvisto di qualsiasi copertura e l’assenza totale di compensazioni, è lì a rappresentare un modello da evitare. Invece l’ospedale di comunità sorgerà con le stesse carenze e forse qualcuna in più, in qaunto le risorse non sono abbastanza per un progetto completo, come ha ammesso l’assessora Chiara Vernizzi. Tutti favorevoli, tranne Europa Verde: mi sono astenuto in attesa che il progetto, condivisibile come idea, sia integrato con tutto il necessario in termini di sostenibilità.
Voto contrario alla variazione di bilancio, che tra l’altro prevede di destinare quasi 508mila € di Parma Retail alla sistemazione di via Carra e forse (non si capisce bene) di Strada Nuova Naviglio per migliorare l’accessibilità del centro commerciale. Si tratta di un’operazione del tutto avulsa da qualsiasi pianificazione, contestata dai residenti, che rischia di aggiungere altro asfalto ad un quartiere che ne ha già troppo.
Infine, voto favorevole alla mozione “La città delle donne”, per l’equità di genere.