Il Consiglio comunale del 29 aprile si è aperto con quattro interrogazioni: sugli affitti degli immobili ASP, in particolare quelli affittati all’associazione CIAC, sull’incompatibilità dell’Amministratore unico di ASP, Stefano Andreoli, sull’anticipo di un mese del pagamento della tariffa rifiuti e sulla piscina “Caduti di Brema”, abbandonata da anni. Su quest’ultima piscina l’Assessore Bosi ha snocciolato un lunghissimo elenco di carenze impiantistiche, se non addirittura mancanza totale di controlli, sistemi di sicurezza, autorizzazioni e certificazioni, che ne giustificano la chiusura definitiva. Sorge quindi spontaneo il dubbio: chi ci andava a nuotare, come ha fatto ad uscirne vivo? L’Assessore ha anticipato che l’ex piscina sarà murata, per evitarne un utilizzo da parte di persone senza dimora: un relitto che si aggiunge ai tanti già ereditati dalla città cantiere di vent’anni fa, realizzata seguendo una narrazione ben diversa dalla realtà.

Poi le comunicazioni: problematiche arrecate dal recente piano sosta comunale; situazione della palestra della scuola per l’Europa, ricordo del 24 aprile come giornata mondiale del ricordo del genocidio armeno, notizia della premiazione della nostra concittadina Nicole Minardi come Alfiere della Repubblica Italiana, liste di attesa nidi e scuole dell’infanzia, conferimento “Premio Abbiati“ al Teatro Regio di Parma per il progetto “l’Opera negli Istituti Penitenziari “, successo delle Iniziative per il XXV Aprile, azioni migliorative dell’offerta educativa del servizio 0-6, allarme violenza tra i giovani, Casa della Musica vince il Premio “Persona e Comunità”, nuove violenze in città Baby Gang.

Particolarmente discussa la questione delle liste di attesa per scuole d’infanzia e asili nido. Un tema su cui fare chiarezza, partendo da dati certi, condivisi e confrontabili: esattamente il contrario di quello che avviene oggi. Europa Verde auspica che una commissione consiliare dedicata al tema consenta almeno di partire da dati condivisi. Resteranno poi le divergenze tra un’amministrazione piuttosto cauta sulla stipula di convenzioni con le scuole private ed alcune forze della minoranza, che vedono negli accordi con i privati la strada maestra per il futuro dei servizi educativi 0-6.

Come Europa Verde sono intervenuto sul Distretto Parma Bio Valley, sia per portare all’attenzione del Consiglio quella che di fatto è la nascita del Biodistretto, con il suo riconoscimento da parte della Regione, sia per ribadire alcuni concetti di base, da non dare mai per scontati. E infatti non è mancato l’attacco da parte di Fratelli d’Italia, con tanto di citazione della rivista “Nature”, che dimostrerebbe la non sostenibilità, la scarsa resa e l’inadeguatezza del biologico. È un negazionismo che abbiamo già visto sui cambiamenti climatici: si citano alcuni fatti isolati e si estrae qualche ricerca dal dibattito scientifico generale, dimenticando il contesto generale. Per non parlare della posizione ideologica che riduce la funzione dell’agricoltura a mera produzione, non importa se di eccedenze, tralasciando le funzioni di mantenimento degli ecosistemi e del paesaggio, oltre al riconoscimento di un giusto reddito agli agricoltori. Ho fatto presente al consigliere Bocchi che non è necessario improvvisarsi scienziati, peraltro con risultati scadenti come i suoi, dal momento che la politica e la società oggi dispongono di strutture in grado di tradurre i dati forniti dalla ricerca scientifica in informazioni utili ai decisori. Una di queste strutture, l’EFSA, ha sede proprio a Parma e i regolamenti europei in campo agricolo sono stabiliti su basi conoscitive prodotte anche da chi lavora nella sede di viale Piacenza. In alternativa il Consigliere di FdI può continuare a cercare in rete, dove, se vuole, troverà studi che negano la sostenibilità dell’agricoltura biologica, mettono in discussione il riscaldamento globale e sostengono che la terra è piatta.

La discussione delle delibere è stata lunga ed impegnativa. Il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2023 presenta vari aspetti positivi: un migliore recupero dell’evasione, il mantenimento dei servizi ai livelli degli anni precedenti, entrate da record dalla tassa di soggiorno, più pagamenti nell’anno delle sanzioni relative al codice della strada, una lieve riduzione del debito. Restano problemi sulla riscossione della tariffa dei rifiuti degli anni passati, sulla corretta programmazione della spesa corrente, sul rispetto dei tempi delle opere finanziate dal PNRR. Oltre al fatto che permangono alcuni contenziosi originatisi in passato e considerati solo in piccola parte da questo rendiconto, se non del tutto ignorati al momento, ma destinati a condizionare enormemente i prossimi bilanci. In particolare, il risarcimento da oltre 100 milioni per la vicenda dell’Urban District, il cosiddetto “Mall”. Per Europa Verde si tratta di un rendiconto corretto dal punto di vista contabile, che restituisce un  bilancio già ritenuto molto modesto in termini di investimenti per quella che dovrebbe essere la necessaria trasformazione della città verso una maggiore sostenibilità. Voto contrario.

L’aggiornamento del Piano Economico Finanziario 2024-2025 del servizio di gestione dei rifiuti urbani, con un leggero aumento, dello 0,4% per le utenze domestiche, evidenzia un ruolo dell’amministrazione comunale sempre più residuale su un costo che non passa più dal bilancio comunale, ma pesa comunque sugli utenti del servizio per oltre 39 milioni di euro. Il Consiglio è chiamato solo ad approvare una presa d’atto, di un piano finanziario proposto dal gestore IREN all’autorità d’ambito Atersir ed approvato da ARERA. L’anello debole sta in Atersir, dove il Comune è rappresentato attraverso il Consiglio locale, presieduto dall’Assessore Borghi e della cui attività il Consiglio comunale non è stato mai messo al corrente. Non solo: lo stesso piano finanziario, che si riduce nella tabella di una pagina, con varie voci di difficile interpretazione, descrive ben poco la gestione dei rifiuti. Ad esempio non sappiamo i quantitativi delle singole frazioni raccolte, i costi di raccolta trasporto e trattamento/smaltimento, gli impianti di destinazione, gli scarti delle differenziate, i quantitativi destinati all’inceneritore, la percentuale di differenziata effettivamente avviata a riciclaggio, i ricavi della vendita dei materiali suddivisi per frazione, il ruolo del compostaggio domestico. Continuano a non essere noti i ricavi del teleriscaldamento che contribuiscono alla riduzione dei costi. Una delle poche voci che si comprendono è quella relativa alle sanzioni: 29.228 €; decisamente poco rispetto alle tante violazioni del regolamento che quotidianamente osserviamo. Voto contrario di Europa Verde, che sollecita l’Amministrazione a rendere disponibili i dati mancanti e a convocare la Commissione Ambiente per una discussione ampia sulla gestione dei rifiuti. 

Voto favorevole, invece, alle modifiche al Regolamento per la disciplina della tariffa rifiuti a natura corrispettiva (TCP). Tra quelle già proposte da Europa Verde un anno fa ed altre inserite, ci sono vari miglioramenti, fra cui: la riduzione della tariffa per i soggetti che ritirano prodotti alimentari scaduti a scopo di beneficienza, l’aumento dello sconto dal 20 al 25% per chi pratica il compostaggio domestico e l’aumento dello sconto dal 10 al 20% per gli esercizi (nessuno, al momento) che adottano il vuoto a rendere.

Voto favorevole al differimento del termine ordinario di versamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e di occupazione di aree e spazi destinati a mercati; un modo per compensare l’anticipo di un mese del pagamento della tariffa rifiuti.

Voto favorevole anche alla variante urbanistica per la costruzione e l’esercizio del metanodotto finalizzato all’allacciamento dell’impianto “Società Agricola Carignano Biogas s.r.l.” e alla convenzione quadro per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla Società Lepida S.C.P.A.

Infine la nuova sede del Centro per l’impiego – Ufficio del collocamento mirato di Parma, che sarà realizzata utilizzando anche fondi PNRR nei locali di ASP di Viale Vittoria occupati da alcuni anni dalla sala giochi Bingo. Una situazione piuttosto curiosa dal momento che una parte del fabbricato, realizzato negli anni ’60, risulta al catasto ancora come “verde di vicinato”. Inoltre alcuni dubbi sull’affitto decisamente alto che il Comune pagherà ad ASP, dopo essersi accollato una parte dei costi per la ristrutturazione. Comunque il voto di Europa Verde è stato favorevole, vista l’opportunità di dare una sede adeguata e condivisa ai servizi per l’impiego.