Nel mese di giugno è terminata la stagione 2023-2024 del programma Parma Europa, dell’emittente locale 12 TV Parma. Una trasmissione che probabilmente non raggiunge vertiginosi livelli di ascolto, ma che Europa Verde segue con attenzione, trovando in essa buoni indicatori del rapporto tra informazione e politica a Parma.
È interessante contare le presenze di esponenti del Consiglio comunale nelle ultime due stagioni: 34 puntate per il PD, 26 per Fratelli d’Italia, 17 per la Lega, 16 per Effetto Parma, 13 per Prospettiva, 10 per Vignali sindaco, 6 per Azione, 5 per Civiltà Parmigiana, 2 per la Sinistra Coraggiosa, 1 per Dario Costi, zero per Europa Verde. Uno zero che esprime bene lo spazio riservato alla nostra forza politica e più in generale al movimento ecologista, dal gruppo Radio TV Parma e dalla Gazzetta di Parma, che rappresentano il 100% dell’informazione cartacea e di quella televisiva nella nostra città.
Ovviamente per il giornale e la TV di Parma è del tutto legittimo non pubblicare le nostre lettere, cestinare molti dei nostri comunicati stampa ed evitare di interpellarci anche per iniziative di cui siamo i principali promotori. Sappiamo che i nostri argomenti non sono graditi alla proprietà e ci fa quasi piacere sapere che siano addirittura così temuti da risultare esclusi. Europa Verde trova comunque il modo di comunicare (questo è bene che lo sappiano a TV Parma) e di cogliere anche dei risultati elettorali significativi.
Ma il problema resta per gli ascoltatori di TV Parma e i lettori della Gazzetta, ai quali viene negata l’opinione di una forza politica della città, per i colleghi consiglieri, sapendo il confronto nel salottino televisivo soffre di una impostazione piuttosto parziale e per il conduttore la cui professionalità meriterebbe il riconoscimento di qualche margine di libertà in più da parte dei suoi datori di lavoro, che potrebbero consentirgli di invitare anche noi. Su questo in particolare lanciamo un appello ai proprietari di TV Parma: libertà per Pietro Adrasto Ferraguti!