In apertura l’interrogazione del consigliere Priamo Bocchi sul progetto di cooperazione internazionale con il Burundi, Maison Parma, che ha avuto il merito di portare all’attenzione del Consiglio la questione molto problematica della collaborazione con governi non democratici, se non addirittura sanguinari, oppressori ed ostili al riconoscimento dei diritti umani. L’Assessora Jacopozzi ha cercato di illustrare il senso di un intervento a beneficio della popolazione, pur in un contesto difficile e contraddittorio. Un tema su cui credo sia necessario mantenere l’attenzione.
Sono seguite le comunicazioni. Arcidiacono sugli aumenti di mesotelioma in relazione alla situazione dell’amianto, Brandini per puntualizzare l’assenza di una relazione tra gli indicatori relativi alla natalità e quelli relativi alle interruzioni volontarie della gravidanza, Campanini sulla situazione critica dell’istituto Pio XII di Misurina per la cura dell’asma infantile e Cavandoli sulla presenza di cittadini pakistani rifugiati nella zona di via Cavestro. Tra queste, la mia sul Baganza e sull’argine di via Montanara ad otto anni dall’alluvione, che rimando a questo link.
Abbiamo votato quattro delibere.
Europa Verde favorevole alla decadenza di due permessi di costruire, compresa la cessione di un’area che il Comune avrebbe destinato a parcheggio.
È stato approvato il regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca da parte del Sindaco dei rappresentanti dei Comuni in Enti, Aziende, Istituzioni, Fondazioni e Società. Nel dibattito sono emersi alcuni elementi critici, purtroppo non affrontati in Commissione, come una certa debolezza sulla parità di genere e uno spazio eccessivo lasciato all’esperienza amministrativa come criterio di scelta per le fondazioni bancarie. Astensione di Europa Verde.
Particolarmente importante la variazione di bilancio, alla quale va riconosciuta l’intenzione di soccorrere le categorie economicamente più deboli ed il mondo del terzo settore con contributi per la riduzione delle bollette, così come quella di fare fronte all’aumento dei costi di riscaldamento delle scuole. In mancanza di una politica decisa di tipo strutturale per ridurre i consumi e per coinvolgere i gestori dei servizi per l’energia e per i rifiuti, gli interventi previsti sono insufficienti e di corto respiro. Nella variazione di bilancio anche l’aumento dei costi di alcuni progetti che ereditiamo dalla precedente amministrazione e sui quali Europa Verde non ha avuto la possibilità di esprimersi. Ci siamo astenuti.
All’ultima delibera, sul differimento dei termini di versamento della TARI per consentire di erogare i contributi previsti a supporto delle categorie in difficoltà, Europa Verde ha votato a favore.