“Consiglio comunale unanime sui parrucchieri, diviso sull’antisemitismo”. Potrebbe essere anche questo, in versione sensazionalista, il titolo di un giornale sul Consiglio di oggi. Come siamo arrivati a questo punto?
Cominciamo dalle interrogazioni: una sulla proroga del contratto per il servizio di manutenzione del verde e una sul servizio di trasporto pubblico a Martorano. La risposta a quest’ultima dell’assessore Borghi, che ribadisce la non fattibilità dell’estensione del servizio pubblico alla frazione, decisamente isolata, è un argomento in più contro la scelta di ubicare proprio lì il centro temporaneo di accoglienza dei richiedenti asilo. Anche l’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici può dare benefici limitati, dal momento che per raggiungere la fermata del bus più vicina i migranti devono camminare per mezz’ora su strade non proprio sicure.
In testa alle comunicazioni, due commemorazioni: sulla Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino del 26 gennaio scorso e in ricordo del Senatore Fabio Fabbri. Poi le quattro giornate dell’evento “Mi prendo il mondo”, la delibera della giunta regionale riguardante le modifiche ai regolamenti di assegnazione delle case popolari (erp), la richiesta fatta dalla Associazione Parma per Israele APS di patrocinio e sala comunale per la mostra “Cento per cento inferno” del fotografo Ziv Koren, la presentazione del dossier di candidatura di Parma a capitale Europea della Gioventù 2027, la bocciatura da parte del Governo della proposta di fondo allo Sport per tutti, il parcheggio dell’Ospedale Maggiore in via Volturno, la riqualificazione di p.le Borri e la conferma del progetto di accoglienza ed ascolto contro le discriminazioni lgbtqia+.
Europa Verde è intervenuta per aggiornare il Consiglio sulla petizione al Parlamento europeo riguardo l’aeroporto di Parma, informando che il Parlamento ha fatto proprie le questioni sollevate ed ha aperto un fascicolo per approfondirle, sia per quanto riguarda gli effetti sulla qualità dell’aria, che per la possibile violazione delle norme sugli aiuti di Stato. Ho fatto presente anche che il Comune di Parma non ha partecipato all’assemblea per l’approvazione del bilancio Sogeap, il 21 dicembre scorso, rinunciando quindi a rappresentare i cittadini in un passaggio così importante per una società partecipata, con l’aggravante che la Giunta non ha mai spiegato il motivo di questa scelta in Consiglio comunale ed ha evitato di rispondere anche quando Europa Verde l’ha interpellata direttamente in occasione del Consiglio il 18 dicembre scorso.
A proposito di domande in attesa di risposta, Europa Verde ha fatto presente che non è ancora stato dato il riscontro formale deciso dal Consiglio ai punti della petizione “Salviamo l’aria, insieme si può” e dal 31 ottobre sono in attesa di risposta anche i residenti di Largo Visconti, dove è stata realizzata la nuova struttura per stazione radio base, che presenta ancora varie incognite.
Poi le delibere. Alcune, dal contenuto piuttosto tecnico e migliorative di regolamenti già in vigore, sulla base di un confronto con i soggetti interessati, sono passate all’unanimità. Europa Verde ha votato a favore del Regolamento comunale per l’esercizio delle attività di acconciatore, estetista, tatuatore e applicatore di piercing, dell’ aggiornamento, modifiche ed integrazioni del “Piano comunale di protezione civile”, dello scioglimento del Gruppo comunale volontari protezione civile di Parma (in quanto assorbito dal Comitato Provinciale di Parma degli Organismi di Volontariato per la Protezione Civile) e del nuovo Regolamento per la disciplina, la valorizzazione e la qualificazione delle case famiglia per anziani, gruppi appartamento per persone con disabilità e appartamenti protetti. Mi sono astenuto invece su una variazione di bilancio e sul riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio per pagare il ricorso di un agricoltore affittuario di terreni espropriati ai tempi della realizzazione della complanare di collegamento tra casello autostradale e Fiere di Parma.
Infine le due mozioni sulla lotta all’antisemitismo. Per Europa Verde è stato un errore arrivare in Consiglio con due mozioni simili ma non uguali su un tema che dovrebbe consentire al Consiglio di mostrarsi unanime, anziché diviso per motivi di schieramento politico. Purtroppo, il mancato passaggio in Commissione e la decisione della maggioranza di proporre una propria mozione, anziché modificare quella presentata da Fratelli d’Italia, ha creato le premesse per una conclusione non unanime. Europa Verde è stato l’unico gruppo a votare contro la proposta del consigliere Bocchi di adottare la definizione di antisemitismo dell’ International Holocaust Remebrance Alliance (IHRA). Si tratta di una definizione controversa, che vide l’opposizione dei Verdi già in occasione della votazione al Parlamento Europeo nel 2017, dal momento che mette l’ebraismo sullo stesso piano del sionismo, identifica gli ebrei con lo Stato di Israele e rischia di mettere al bando eventuali iniziative di opposizione alle politiche del governo israeliano. La maggioranza si è limitata ad un’astensione, per votare la propria mozione per il “Contrasto e prevenzione dell’antisemitismo e di ogni discriminazione”, che ha avuto l’approvazione anche di Europa Verde.