Consiglio comunale del 3 aprile 2023

Nel Tardiniday del 3 aprile in Consiglio si è parlato anche di altro.

In apertura interrogazioni su numerosi argomenti: le zone 30 di limitazione della velocità degli autoveicoli, il mancato completamento delle opere di urbanizzazione del Comparto De Martino, il consumo dell’acqua e le misure per ridurre gli sprechi, l’emergenza abitativa, la pista ciclabile da via Gonella a Strada S. Eurosia, la concessione degli impianti area ex CONI di Viale Rustici.

Poi le comunicazioni sulla Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo, sulla situazione di P.le Bertozzi e zone limitrofe dell’Oltretorrente e sulle scritte vandaliche al circolo Oltretorrente del PD.

Come gruppo Europa Verde – Verdi – Possibile ho portato nella seduta una comunicazione sulle dichiarazioni dell’Assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, Andrea Corsini, sull’allungamento della pista dell’aeroporto Verdi. Secondo il quotidiano online Repubblica Parma Corsini avrebbe dichiarato che “la posizione della Regione è chiara con il finanziamento da 12 milioni per il suo potenziamento e l’allungamento della pista che ci sarà, anche se non di tremila metri previsti inizialmente ma un po’ meno “. Per Europa Verde il progetto di allungamento della pista non serve al trasporto passeggeri e presenta varie incompatibilità di carattere urbanistico, viabilistico ed ambientale. Inoltre le dichiarazioni dell’assessore Corsini esprimono una posizione diversa rispetto a quanto questa amministrazione ha finora dichiarato sulla necessità di non consumare ulteriore suolo. Ho quindi chiesto al Comune di smentire tali affermazioni, nel caso non siano fondate. La risposta del Sindaco è stata immediata: l’Amministrazione continua ad escludere la destinazione dell’aeroporto al trasporto delle merci, è per un suo rilancio in chiave passeggeri e resta in attesa della proposta di SOGEAP e non risultano al momento proposte di allungamento della pista.

È seguito poi il lungo dibattito sul Tardini, suddiviso in una prima parte dedicata alla petizione “Fermiamo il progetto dello Stadio Tardini” ed una seconda dedicata alla mozione della maggioranza, che stabilisce i criteri della riqualificazione.

Per Europa Verde – Verdi –  Possibile il percorso corretto sarebbe stato quello di un confronto tra tre ipotesi: la delocalizzazione all’ex mercato bestiame, la ristrutturazione conservativa e la demolizione e ricostruzione, scegliendo quello più efficace in termini di sostenibilità e di benefici per la città. Si sarebbe dovuto impostare diversamente anche la partecipazione, facendo riferimento alla legge regionale, che consente di certificare i percorsi partecipativi rispondenti a determinati criteri. Purtroppo gli esiti del processo svolto a Parma non sono stati neppure presentati in Consiglio comunale. La petizione ha contribuito a promuovere la partecipazione, anche se una delle richieste degli oltre ottomila firmatari non potrà essere soddisfatta per motivi giuridici. È stato infatti accertato che la dichiarazione di pubblico interesse non è di competenza del Consiglio comunale, ma della Giunta. Sarà questa quindi a stabilirlo con una nuova delibera. Ma si tratterà di una decisione ex-novo, che la Giunta potrà prendere alla luce delle richieste del Comitato Tardini Sostenibile, o sarà una ratifica del voto del Consiglio comunale della scorsa amministrazione? Questa seconda ipotesi sarebbe in forte contraddizione non solo con la petizione, ma anche con la stessa mozione della maggioranza, che impegna la Giunta ad una netta discontinuità con l’ipotesi di ricostruzione della passata amministrazione.

Infatti la mozione della maggioranza, in grandissima parte condivisibile, indica la strada della ristrutturazione, del riuso di tutti gli elementi la cui demolizione non sarebbe giustificata, della riduzione della durata della concessione, oltre che del mantenimento della scuola Puccini-Pezzani e di una serie di requisiti sull’impatto ambientale e sociale. Una mozione alla quale abbiamo contribuito con due emendamenti, approvati, sulla gestione sostenibile della risorsa idrica e sulla riduzione degli impatti sulla scuola nella fase di cantiere. La maggioranza invece non ha approvato il nostro emendamento sui tigli: “conservazione e restauro del viale monumentale di tigli come elemento di valore storico-testimoniale, mediante il mantenimento degli esemplari sani, la cura degli esemplari in sofferenza, l’eventuale sostituzione negli anni successivi degli alberi morti e l’impianto di nuovi esemplari negli spazi rimasti vuoti”. In conclusione, la mozione ci sembra un significativo passo avanti nella direzione di un progetto più sostenibile e più condiviso, ma l’azione complessiva dell’amministrazione ci sembra ancora contraddittoria, per alcuni aspetti. Voto di Europa Verde- Verdi – Possibile: astensione.