Anche nel comune di Parma per le nuove installazioni per la telefonia il limite non è più quello di 6 V/m, ma 15 V/m. Questa la risposta principale all’interrogazione di Europa Verde – Verdi – Possibile, in occasione della seduta di Consiglio comunale di lunedì 9 settembre sui valori stabiliti dal governo ed in vigore da maggio. Una riposta che preoccupa, dal momento che un’associazione autorevole come ISDE (Medici per l’Ambiente) ritiene tale valore “non completamente cautelativo, soprattutto nei confronti di soggetti vulnerabili, come anziani, malati, madri in gravidanza e bambini, portatori di pacemaker e persone elettrosensibili”. È vero che, come ha precisato l’assessore Borghi nella sua risposta, il Comune non può intervenire in modo restrittivo su quei valori, ma c’è un’azione di comunicazione, informazione e coinvolgimento della cittadinanza, che per Europa Verde non è sufficiente, se il modello resta quello della partecipazione degli ultimi dieci anni attraverso i Consigli dei Cittadini Volontari. Non a caso Europa Verde ha chiesto ed ottenuto uno specifico emendamento del regolamento che istituisce i laboratori di quartiere, affinché l’Ufficio competente in materia di partecipazione informi i Laboratori “sull’avvio di tutti i processi di consultazione pubblica che riguardano l’iter autorizzativo di progetti, piani e programmi dell’Amministrazione comunale rilevanti per il quartiere”. In questi mesi estivi si sono moltiplicati i gruppi di cittadini allarmati per installazioni di cui sono venuti a sapere troppo tardi. È necessario invece informare preventivamente, anche per essere nelle condizioni di concordare soluzioni alternative con gli operatori di telefonia, quando possibile.
Le altre interrogazioni hanno riguardato il progetto di cooperazione internazionale “Maison Parma”, le determinazioni di spesa a favore del Polo integrato degli animali d’affezione, il piano sterilizzazione nutrie e la prevenzione e diffusione del virus ‘west nile’.
Poi la commemorazione per la scomparsa del Prof. Stefano Gandolfi e le comunicazioni su: la medaglia d’oro di Giulia Ghiretti alle paralimpiadi di Parigi, le dotazioni di sicurezza e difesa agli Agenti della Polizia Locale in formazione, i problemi della piscina ex Coni di via Rustici, i problemi nel centro casa di via Buffolara 19, la chiusura della palestra della Scuola Europea, furti e insicurezza nel quartiere San Leonardo, il caos cattedre a Parma e la mostra Correggio 500.
Un certo dibattito è stato sollevato dalla notevole presenza di rifiuti nel greto della Parma, resi evidenti dopo il taglio della vegetazione. L’assessore Borghi è intervenuto per fare presente che IREN pulirebbe due volte la settimana: il mercoledì e il sabato. Controllerò meglio, ma da quello e sentendo chi ci guarda anche più spesso di me, non mi sembra proprio. Il Sindaco ci ha tenuto a richiamare l’attenzione sull’educazione dei cittadini ed in particolare dei giovani. Sono d’accordo, ma, come ho avuto modo di dire nel mio intervento, sarebbe ora di introdurre qualche innovazione per affrontare il problema anche con altri strumenti. Abbiamo un regolamento della tariffa dei rifiuti che prevede uno sconto agli esercizi che adottano il vuoto a rendere. Con l’ultima revisione lo sconto è raddoppiato, dal 10 al 20%, ma è ancora poco. Bisogna aumentarlo e aprire un confronto con gli esercenti più prossimi al Lungoparma, affinché adottino questa modalità. E spingere per l’introduzione del deposito cauzionale su tutto il territorio nazionale.
Solo due delibere. La prima sulla stipula di una convenzione tra Comuni per il ricovero, la cura e la tutela di cani e gatti recuperati sul territorio del comune di San Secondo Parmense presso il Polo integrato degli animali d’affezione del Comune di Parma. Grazie al lavoro fatto in VII Commissione su delibere analoghe, questa volta è arrivato in Consiglio un testo più chiaro e senza gli errori riscontrati in precedenza. Restano i dubbi sul funzionamento di un canile/gattile che continua ad essere oggetto di critiche aspre da parte dei volontari, ma la disponibilità ai cani e ai gatti di San Secondo andava data. Voto favorevole di Europa Verde.
Infine la delibera sulla liquidazione della Società di Trasformazione Urbana (STU) Stazione. Una vicenda lunghissima, che ha visto nelle fasi migliori la realizzazione di una vera rigenerazione urbana, ma che successivamente, esaurita la bolla immobiliare del primo decennio 2000, ha lasciato una quantità crescente di debiti e nell’abbandono totale alcune aree della città; in particolare quella dietro la stazione, tra via Alessandria e via Brescia. La liquidazione serve a chiudere i bilanci, ma la soluzione per le aree di STU Stazione è ancora lontana, visto il costo ancora elevato che non consente di trovare acquirenti interessati ad investire. I relitti della “città da 400mila abitanti” sono tanti in città. Basto pensare a quelli pubblici: il Ponte Nord, il teatro Guareschi, il parcheggio multipiano …. Europa Verde ha votato a favore della liquidazione, visto che in questa fase non c’è molto altro da fare. Ma ho invitato il Consiglio ad imparare dal passato e ad evitare di pensare il futuro all’interno delle bolle di oggi: quella della logistica, del trasporto su gomma e degli stessi centri commerciali, la cui crisi ormai conclamata non riesce ancora ad evitare la progressiva “supermercatizzazione” del territorio urbano.