CONSIGLIO COMUNALE DELL’11 MARZO 2024

Con due delibere, una sull’accordo con RFI e Regione Emilia-Romagna ed una sulla variante urbanistica, è stato di fatto approvato dal Consiglio comunale il progetto di raddoppio della linea ferroviaria da Parma a Vicofertile. 14,5 km per un investimento di 486 milioni, di cui 9,5 al Comune di Parma per opere compensative, fra cui l’attesissima pista ciclabile Parma – Vicofertile, la riqualificazione di via Roncoroni, interventi presso gli Orti Sociali della Crocetta, la creazione di un parco lineare sopra la galleria e l’ampliamento della cassa di espansione del canale Maretto. Anche la viabilità, ad opera ultimata, otterrà miglioramenti importanti, con la risoluzione delle interferenze viarie con via Volturno, strada Martiri della Liberazione, strada dei Mercati e strada Valera di Sopra, con una stazione riqualificata e dotata di Parcheggio a Vicofertile. Sarà comunque un cantiere di almeno sei anni, con vari disagi per la città. Un’opera che, per Europa Verde trova giustificazione solo come parte integrante del più ampio raddoppio di tutta la Pontremolese, che dovrà collegare La Spezia con Parma. Cioè il raddoppio da Vicofertile a Fornovo (fino a Osteriazza), un breve tratto sull’altro versante, ma soprattutto la galleria di valico. E direi di più: ci dobbiamo occupare anche del collegamento tra Parma e Verona, che al momento ha tempi di percorrenza inaccettabili. Dopo tanti errori e tante risorse disperse in opere inutili, la politica dovrebbe veramente esercitare finalmente una delle sue prerogative, cioè: scegliere. Il voto favorevole di EV per questa infrastruttura utile e necessaria trova un forte significato e valore nella scelta decisa di dire no ad altre infrastrutture, inutili e dannose, come l’autostrada Tibre.

Il Consiglio è stato aperto con le interrogazioni su: la crisi del commercio nel centro storico, l’avanzamento della progettazione della via Emilia bis e il parcheggio previsto presso il Parco dei Vetrai. Quest’ultima, presentata da Europa Verde, chiedeva di fare chiarezza su un parcheggio che cancellerebbe un altro pezzo di suolo vivo in città, senza che benefici apprezzabili per la collettività. Una volta tanto la risposta ci fa tirare un sospiro di sollievo, visto che il parcheggio fa parte di un Piano Urbanistico Attuativo che è scaduto. L’intenzione del Comune è comunque di arrivare alla realizzazione di questa infrastruttura, in accordo con il proprietario Bormioli, ma ci saranno altre occasioni per riparlarne. Va avanti invece il progetto del Parco, il cui progetto comprensivo di “geometrie aperte, cardo-decumano e semicorona meridionale” desta qualche perplessità sull’appropriatezza di un disegno architettonico forse un tantino improprio. Speriamo che questo reticolo di vialetti e stradine lasci qualche spazio ai prati!

Poi le comunicazioni su: disservizi nella raccolta rifiuti, 8 marzo e occupazione femminile, problematiche civiche e di sicurezza nel quartiere San Leonardo e sulle aree gioco nei parchi cittadini, iniziativa “Io sono Pablo”, Franco Basaglia: un secolo di umanità nella psichiatria. Europa Verde ha presentato una comunicazione sul tema della sicurezza con ciclisti e pedoni, in concomitanza con l’iniziativa della FIAB contro il nuovo Codice della Strada. Anche Marco Boschini, di Sinistra Coraggiosa, è intervenuto a sostegno delle zone 30. Ma il partito trasversale delle quattro ruote ci ha tenuto a fare sentire la sua voce, nella persona del consigliere Salzano, secondo il quale l’auto serve “per andare a lavorare”. Il PUMS, i piani spostamento casa-lavoro, la realtà di tante città europee più efficienti della nostra dove non è necessario possedere un’auto per raggiungere il posto di lavoro, ma anche la pratica quotidiana di tanti lavoratori che già oggi a Parma si spostano senz’auto, per Cristian Salzano sono roba da “Festival della Lentezza”.

Quindi le due delibere di cui ho già raccontato sulla Pontremolese, con il voto favorevole di Europa Verde, ed una terza, sulla proroga dell’accordo di programma relativo alla riqualificazione urbana del comparto via Pasubio. Su quest’ultima un finale denso di imbarazzo da parte del Segretario generale, che dopo una sospensione della seduta, si è esibito in una dissertazione piuttosto acrobatica, per spiegare che la delibera in discussione riguardava una presa d’atto retroattiva, che tuttavia non era neppure una presa d’atto. Voto comunque favorevole di Europa Verde, per consentire di terminare la riqualificazione di questo pezzo così importante della città.