Il resoconto sul Consiglio comunale di oggi non comincia dall’inizio, ma da quello che a mio parere è l’atto più importante. È stata approvata all’unanimità la mozione per il censimento del giacimento fotovoltaico! Un atto del Consiglio che impegna la Giunta a realizzare un censimento di tutte le superfici pubbliche e commerciali (principalmente tetti e parcheggi) su cui sia possibile installare pannelli fotovoltaici. La mozione impegna anche a rivedere il programma degli investimenti e la pianificazione, sulla base degli obiettivi di neutralità climatica, che Parma sta mettendo a punto nell’ambito della Missione 100 città intelligenti a impatto climatico zero entro il 2030.
È un primo passo; ne serviranno molti altri, e rapidi, per raggiungere la neutralità carbonica al 2030. Ma l’adesione di tutti i consiglieri fa ben sperare in un lavoro di squadra per questo obiettivo così ambizioso. Un lavoro che abbiamo già sperimentato in Commissione consiliare, dove la proposta di Europa Verde è stata integrata ed arricchita.
Le interrogazioni hanno ruotato attorno al tema della sicurezza sociale e del decoro: Chiastra su “daspo” urbano e modalità di controllo, Cavandoli sul parcheggio abusivo di mezzi pesanti in largo Agujari e sulla recente rissa (non isolata) in via Toscana.
Sono seguite le comunicazioni: in ricordo dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani, sulle esposizioni irregolari dei sacchi gialli per raccolta plastica, sulla disabilità e i caregiver familiari, in solidarietà al Comune di Montechiarugolo sul tema extraprofitti dal fotovoltaico, sul processo partecipato dello Stadio Tardini.
Le delibere in discussione sostanzialmente non rivestivano un grande significato politico. Europa Verde ha votato a favore per la donazione al Comune di un’area precedentemente occupata da un distributore, all’angolo tra via Boccherini e via Zarotto. Si è astenuta sulle altre tre, che consistevano o in ratifiche di decisioni prese altrove o in questioni di una certa complessità tecnica, che non sembrano meritare la nostra opposizione, ma la cui responsabilità di approvarle è sufficiente che se la prenda la maggioranza. Erano: il calcolo per la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà per l’edilizia pubblica, una deroga al regolamento urbanistico per la posa di serbatoi dell’azienda Chiesi, la quantità e qualità (nulla) di ulteriori aree e fabbricati da destinare al pubblico.
È saltata invece l’elezione del Garante dei diritti dei detenuti: una decisione importante i cui passaggi al momento restano un po’ oscuri. Cercheremo di fare chiarezza, prima che la decisione torni in Consiglio.