Consiglio del 9 gennaio 2023

Il nuovo Garante dei diritti dei detenuti è Veronica Valenti: congratulazioni e in bocca al lupo!

È stata eletta oggi 9 gennaio, nella prima seduta del Consiglio Comunale del 2023, interamente dedicata al tema, dopo un doveroso ricordo alla figura di Vittorio Adorni, campione parmigiano, recentemente scomparso.

Di seguito l’intervento di Europa Verde – Verdi – Possibile.

Oggi finalmente Parma torna ad avere il proprio Garante dei detenuti, ma come istituzione siamo decisamente in ritardo e abbiamo il dovere di recuperare l’attenzione per il carcere e la presenza del Comune mancate in questi mesi.

Lo dobbiamo alle persone detenute nel carcere di via Burla, ma anche al resto della cittadinanza, i diritti delle persone private della libertà sono diritti umani, e in quanto tali, diritti che appartengono a tutti.

Del carcere di Parma molti problemi sono conosciuti: la persistenza di un certo affollamento, i numerosi guasti ad impianto come quello del riscaldamento, un basso numero di educatori, presenza di strutture sottoutilizzate o non utilizzate, un malcontento della polizia penitenziaria, un’elevata incidenza del numero di detenuti condannati all’ergastolo e di conseguenza la tendenza ad un invecchiamento della popolazione carceraria. Si continuano a registrare aggressioni, casi dl autolesionismo e suicidi, tentati e riusciti.

Il carcere di via Burla è una parte della città che richiede di essere conosciuta meglio, sia per il contributo che la città può dare nel percorso di rieducazione, ma anche per quello che il carcere può dare alla città in termini di maggiore consapevolezza del significato della pena, secondo la costituzione italiana e le norme che ne discendono.

Tra le varie funzioni del Garante evidenzio in particolare quella di promuovere la partecipazione alla vita civile delle persone private della libertà personale. Si tratta di un aspetto delle relazioni tra carcere e territorio a cui il garante potrà contribuire, sapendo di poter contare su un tessuto sociale costituito in particolare dal terzo settore, molto vivo e presente a Parma. Una piccola iniziativa prima di Natale ha coinvolto anche noi capigruppo, che abbiamo avuto così la possibilità di apprezzare l’impegno di volontari, operatori, guardie e detenuti per un progetto benefico.

Auspichiamo quindi che il garante possa contribuire in modo sensibile ad affrontare positivamente i tanti problemi del nostro carcere, intensificando il dialogo tra i vari soggetti coinvolti nel territorio.