L’intervento del Presidente della Provincia di Parma riguardante le grandi opere stradali, sulla Gazzetta di Parma di venerdì 8 luglio, per Europa Verde evidenzia in modo paradigmatico l’impreparazione di amministratori come lui ad affrontare non solo la crisi climatica, ambientale, sociale ed economica in cui ci troviamo, ma anche la sola pianificazione dei trasporti. Al Presidente Massari non sfugge la situazione drammatica creata da amministratori del suo stesso partito che da sempre governano Provincia e Regione: code, lentezza, incidenti e caos.
A chiunque verrebbe il dubbio che forse è il modello ad essere sbagliato e che se siamo la nazione europea con il maggior numero di auto per abitante e tra le meno capaci di trasportare persone e merci, la soluzione potrebbe essere di trasferire il traffico dalla gomma ad altre modalità e non dare ulteriore spinta a un modello autocentrico, che si sta rivelando così inefficace. Per il Presidente invece bisogna perseverare su quella strada, puntando sulle grandi opere stradali.
Europa Verde sostiene sì la necessità di realizzare grandi opere, ma bisogna smetterla di raccontare che ci sono risorse, economiche ed ambientali, per fare tutto. La politica deve essere capace di operare delle scelte in base a delle priorità. Oggi la priorità è quella del trasporto ferroviario e della mobilità collettiva, dolce e condivisa: Pontremolese, elettrificazione della Parma-Suzzara, elettrificazione della Parma-Piadena, potenziamento del trasporto pubblico locale, sua integrazione con i servizi più innovativi di mobilità e potenziamento della rete di piste e strade ciclabili. Sono le priorità indicate anche dall’Europa e dal PNRR. Le scelte sbagliate del passato (Tibre e tangenziali sovradimensionate) hanno prodotto un ritardo inaccettabile in questo tipo di opere.
Un ritardo che sull’utenza ha l’effetto di provocare quella che lo stesso Massari definisce la “necessità di usare l’auto”. Certo, finché le condizioni del trasporto pubblico saranno quelle in cui ci troviamo, molti continueranno ad utilizzare l’auto e saranno costretti a pagarne il prezzo economico ed ambientale. È evidente che Massari consideri ininfluenti le misure alternative all’automobile, non avendole mai applicate con convinzione. Dove è stato fatto, come in molte città tedesche governate dai Verdi, i risultati sono evidenti, con un numero di auto pro-capite che è la metà rispetto al nostro, pur così costoso per le famiglie che a volte sono costrette a mantenere due automobili.
E sempre dalla Germania governata dai Verdi viene l’esperienza di successo dell’abbonamento a tutti i mezzi pubblici a soli 9 euro a mese, per l’estate 2022. Una bella proposta che guarda avanti ad un futuro diverso, ma che difficilmente può essere compresa da chi guida la Provincia guardando nello specchietto retrovisore di un passato che sarebbe meglio lasciarci alle spalle.