Europa Verde esprime grande soddisfazione per l’esito della conferenza dei servizi, contrario all’ulteriore espansione del “polo funzionale” di Fontevivo. Si tratterebbe della cancellazione definitiva di 50 ettari di suolo agricolo, in un Comune che già nel 2014 secondo il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale aveva superato l’indice di impermeabilizzazione del 10% e che quindi avrebbe dovuto addirittura ridimensionare le espansioni già previste all’epoca.

Anche ISPRA nel 2019 ha confermato che Fontevivo è il terzo comune più cementificato dell’Emilia-Romagna (31,8 % di area urbanizzata) , senza calcolare la tangenziale, non realizzata, ma già in avanzata fase di progettazione.

Europa Verde rileva che, dopo tanti anni di generale inconsapevolezza sul consumo di suolo ed un altro periodo, troppo lungo, di decisioni irresponsabili che proseguivano sulla strada della cementificazione quando la gravità del fenomeno era ormai nota, finalmente si cominciano a registrare, nella nostra provincia e sul resto del territorio regionale, casi sempre più frequenti di applicazione di quei principi di tutela del territorio che troppo spesso, in altre occasioni, sono stati smentiti per effetto di deroghe, interpretazioni ed abusi.

Per Europa Verde fermare nuove previsioni di espansione urbana non è sufficiente, in quanto è necessario nel contempo intervenire sulle espansioni già previste e non ancora realizzate, oltre ad attivare processi virtuosi di rigenerazione. È tuttavia un primo passo importante, da registrare come un successo, dopo tanti anni di azione a favore della tutela del suolo e delle sue funzioni. Europa Verde auspica infine che il Comune di Fontevivo proceda nel rispetto di quanto stabilito dalla Conferenza dei Servizi.