Oggi, nella Giornata Internazionale dell’Acqua, Europa Verde Parma vuole ricordare la centralità di questa preziosa risorsa. In primo luogo è importante sottolineare come i fiumi non siano elementi del territorio che semplicemente “portano via” l’acqua, e che quindi debbano essere “bloccati” da invasi per permettere la conservazione della risorsa idrica. Essi sono in grado di alimentare le falde, creano ecosistemi che consentono all’acqua di essere depurata naturalmente e permettono il sostentamento di comunità biologiche ricche di biodiversità. Essi contribuiscono a creare una situazione di equilibrio ecologico la cui distruzione può portare alla perdita di molti servizi ecosistemici, tra cui quelli appena citati, importantissimi per l’uomo, anche da un punto di vista economico.
Recentemente, il CIRF (Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale, un’associazione di tecnici impegnati professionalmente nella gestione sostenibile dei nostri corsi d’acqua – https://www.cirf.org/it/home/ ) ha sottolineato, attraverso le parole del suo Direttore Andrea Goltara, come la realizzazione di grandi invasi determini l’interruzione dei corsi d’acqua provocando il blocco dei sedimenti da essi trasportati, con conseguente incisione del letto del fiume a valle e aumento di rischio di alluvioni. Inoltre ne verrebbe a mancare l’apporto sulle coste dei nostri mari, con conseguente aumento dell’erosione delle spiagge, problema già purtroppo ampiamente presente nella nostra Regione.
L’alternativa alla realizzazione di grandi bacini (come quello che si sta studiando in val d’Enza a Vetto) esiste ed è rappresentata dalla ricarica delle falde, aggiunge Goltara, che può anche essere aumentata artificialmente individuando aree permeabili in cui convogliare le acque durante le piene. L’utilizzo di questa tecnica, oltre a prevenire la frammentazione degli ecosistemi fluviali e non alterare il trasporto dei sedimenti, impedisce la perdita di acqua stoccata in atmosfera per evaporazione, che nei grandi bacini è notevole, e non comporta il rischio di fioriture algali, che può portare alla produzione di sostanze tossiche come le cianotossine.
Infine, ricordiamo che oggi 22 marzo 2023 il CIRF sarà in senato a presentare la Nature Restoration Law, una proposta di legge europea sulla riqualificazione degli ecosistemi che va in direzione opposta all’approccio italiano ( https://environment.ec.europa.eu/topics/nature-and-biodiversity/nature-restoration-law_en ).