1. UN COMUNE CHE ASCOLTA A SERVIZIO DEI CITTADINI

IL PROGRAMMA

1. UN COMUNE CHE ASCOLTA A SERVIZIO DEI CITTADINI

La partecipazione dei cittadini ai processi decisionali del Comune è stato uno dei principali cavalli di battaglia elettorali dell’amministrazione uscente e, come molte altre promesse, è stata nei fatti disattesa. Si è rapidamente passati dalla democrazia diretta e dai referendum propositivi a interventi e progetti decisi a porte chiuse e calati dall’alto, senza ascolto e coinvolgimento della cittadinanza e dei residenti, come nel caso della Cittadella, dell’Aeroporto Cargo o dello Stadio Tardini.

Anche ai Consigli dei Cittadini Volontari, istituiti per ridare voce e rappresentanza ai quartieri al di fuori delle logiche e delle appartenenze di partito, non si è dato reale ascolto o strumenti e risorse per incidere sulle scelte dell’amministrazione comunale.

Per un’azione efficace di governo del Comune risulta fondamentale, al di là di ogni retorica, ridare centralità alla partecipazione e alla consultazione pubblica, sia delle forme organizzate di rappresentanza che dei singoli cittadini. Il processo partecipativo deve essere posto a monte e non a valle dei processi decisionali e va condotto attraverso metodologie riconosciute e con chiarezza degli obiettivi, secondo le indicazioni della Legge Regionale 15/2018. Solo così l’Amministrazione Comunale può esercitare la propria responsabilità e funzione di guida e di coordinamento dei temi di sviluppo della città, mantenendo un’autonomia che salvaguardi gli interessi collettivi.

Il Comune deve anche garantire capacità di ascolto, di presa in carico e di risposta alle tante segnalazioni e necessità quotidiane dei cittadini, attenzione che deve riguardare anche i gestori dei servizi pubblici locali per i quali il Comune deve tornare a giocare un ruolo centrale di indirizzo e di controllo che garantisca, invece della massimizzazione dei dividendi societari, il risparmio sulle tariffe e la qualità del servizio a beneficio degli utenti.

Su un altro piano operativo si tratta di migliorare il funzionamento della macchina comunale, soprattutto per quanto riguarda i servizi e le pratiche per i cittadini e le imprese, in termini di riduzione delle tempistiche, chiarezza di comunicazione, coordinamento gestionale e rendicontazione.

Le proposte:

  • Dare voce ai cittadini: Adozione di forme inclusive di governo dei processi decisionali dando voce ai cittadini rispetto a piani, progetti e tematiche di particolare rilievo per lo sviluppo della città e rafforzando le forme di consultazione tra il Comune centrale e i Consigli di quartiere. Si propone, oltre all’applicazione della citata L.R. 15/2018, la costituzione delle assemblee dei cittadini, secondo metodologie già sperimentate con successo in altre città europee, e la riattivazione del bilancio partecipativo con maggiori risorse e forme più pervasive rispetto ad un semplice concorso per progetti;
  • Dare ascolto ai cittadini: i cittadini devono tornare ad essere i terminali di informazione per l’amministrazione comunale; va riattivato un servizio di raccolta delle segnalazioni sullo stato di manutenzione e qualità dei servizi e degli spazi pubblici, sia mediante apposita app che attraverso operatore, garantendo la presa in carico e la risposta in tempi ragionevoli e certi. Per i servizi centrali del DUC va ristabilita oltre la prenotazione digitale quella attraverso operatore telefonico;
  • Quartieri al centro: rafforzamento della rappresentatività e del ruolo dei Consigli di quartiere (oggi Consigli dei Cittadini Volontari) garantendo riscontro alle esigenze espresse e coinvolgimento nelle scelte e negli interventi dell’amministrazione che riguardano il quartiere di riferimento; riattivazione e riqualificazione delle sedi circoscrizionali (come quella del Lubiana San Lazzaro chiusa dai tempi del terremoto) facendone sedi polifunzionali che fungano da centro servizi decentrato, centro di aggregazione, punto di presidio del territorio anche per la polizia municipale e luogo di riunione dei cittadini e del relativo Consiglio di quartiere;
  • Servizi pubblici locali: con la quotazione in borsa e la dismissione delle azioni da parte del Comune di Parma per pagare il debito delle partecipate, IREN ha perso le caratteristiche di prossimità e di legame con il territorio tipiche delle municipalizzate. Il Comune, rimasto comunque azionista e responsabile ultimo dei servizi pubblici locali, deve pretendere che siano ristabiliti i servizi a sportello con operatore per dare risposta diretta alle molteplici richieste degli utenti spesso dovute a disservizi della stessa multiutility; deve garantire che vi sia massima trasparenza nella fatturazione, in particolare per il teleriscaldamento, e adeguata attenzione per gli utenti in difficoltà economica; in vista della scadenza del contratto di servizio idrico integrato va realizzato uno studio di fattibilità per la completa ripubblicizzazione del servizio, nel rispetto anche dell’esito del referendum sull’acqua pubblica;
  • Velocizzare le pratiche per professionisti e imprese: vanno rafforzati e riorganizzati gli uffici e gli sportelli per la gestione delle pratiche di professionisti ed imprese, in particolare quelle edilizie, garantendo orari per appuntamenti e colloqui sull’intero arco della settimana, riattivando una funzione di confronto tecnico preliminare al progetto e riducendo drasticamente i tempi di evasione dei procedimenti autorizzativi, nel rispetto dei termini di legge;