12. PARMA CITTA’ PER I GIOVANI

IL PROGRAMMA

12. PARMA CITTA’ PER I GIOVANI

Per quanto la popolazione residente stia progressivamente invecchiando, Parma, grazie alla presenza dell’Università che conta quasi 30.000 studenti iscritti, è anche una città di giovani. Ma per molti aspetti non è una città per i giovani. A fronte di un costo della vita, degli affitti e dei servizi più elevato che in altre città universitarie, non vi è un’offerta adeguata di mense, residenze per studenti e co-housing.

E’ nota la carenza di spazi di studio rispetto alla domanda: quelli che ci sono, in particolare le biblioteche comunali (petalo 9), non sono aperti in orario serale. Identico problema di limitazione di orario serale e festivo si è riscontrato a lungo per gli autobus, solo di recente prolungato seppure con frequenza ridotta. Non è ancora stata trovata una soluzione per realizzare una ciclabile che colleghi la Stazione al Campus in modo continuo e in sede propria.

Mancano inoltre nei quartieri spazi di aggregazione, di socialità e di svago, luoghi dove i ragazzi possano trovarsi liberamente per studiare e sviluppare la loro creatività. Il servizio offerto dai centri giovani non si è dimostrato sufficiente, come testimoniato anche dal basso dato relativo alle frequentazioni. Le dotazioni di impianti sportivi fruibili liberamente all’aperto risultano carenti e limitate solo ad alcuni luoghi e parchi (ex. Cittadella), a differenza di quanto avviene in altre città europee.    

Appare insufficiente anche l’offerta di servizi per chi, conclusi gli studi, intende cimentarsi nell’avvio di una propria attività o professione: spazi di co-working, incubatori di impresa, laboratori artigianali e artistici. In generale non esiste una politica comunale integrata che si faccia carico in modo specifico dei problemi e delle esigenze dei giovani, sia nel periodo di studio che dell’accompagnamento al lavoro. Serve da questo punto di vista un più forte impegno dell’amministrazione comunale, in stretta sinergia con le scuole e l’Università, prevedendo uno strutturale coinvolgimento dei giovani nella definizione dei fabbisogni e degli interventi.

Le proposte che seguono integrano quelle già formulate in altri petali relativi alla rigenerazione urbana, alla mobilità, allo sport, all’inclusione sociale, alla cultura:

  • Residenze per studenti e giovani lavoratori: oltre ad un potenziamento della dotazione di residenze per studenti e ad interventi convenzionali di calmieramento dei prezzi degli affitti, vanno promossi fondi di garanzia e forme di co-housing per giovani coppie e giovani lavoratori in edifici a consumi energetici zero. L’Italia è infatti la nazione in Europa in cui i figli vivono più a lungo con i genitori a causa di tanti fattori, tra cui il costo dell’abitazione e la precarietà del lavoro che spesso caratterizza i primi anni di vita professionale;
  • Co-working e sostegno all’avvio di attività: vanno creati ulteriori centri di co-working, con laboratori dell’innovazione e servizi di accompagnamento all’avvio di imprese, in area da rigenerare (ad esempio ex Scalo Merci – petalo 2); va agevolato e favorito l’insediamento di nuove attività commerciali e artigianali gestite da giovani fornendo incentivi temporanei per l’utilizzo di negozi sfitti e locali inutilizzati;
  • Un centro per i giovani in ogni quartiere: potenziamento e qualificazione dei centri giovani con creazione in ogni quartiere, in sinergia con altri servizi comunali (ex.: Biblioteche; Sale civiche; Centri per le famiglie; Consultori) di spazi di aggregazione, sale per prove musicali, laboratori artistici da affidare in co-gestione ad associazioni e agli stessi ragazzi
  • Servizi anche alla sera: va mantenuto e consolidato il nuovo orario serale degli autobus aumentando per quanto possibile le frequenze; vanno prolungati gli orari di apertura serale delle biblioteche comunali centrali, maggiormente frequentate da studenti
  • Wi-Fi pubblico: realizzazione di una rete Wi-Fi funzionante ed alta velocità in tutte le biblioteche comunali della città, nelle zone del centro, nei centri e nei luoghi di ritrovo e di aggregazione dei giovani
  • YoungER Card: promozione e diffusione della YoungEr Card non solo per quanto riguarda sconti per la fruizione di servizi culturali e sportivi e convenzioni con gli esercizi commerciali, che pure sono da ampliare, ma anche come canale di comunicazione personale tra i giovani e l’amministrazione comunale.