5. VERDE E QUALITA’ AMBIENTALE
La qualità ambientale è un fattore chiave per la salute umana, per la qualità della vita e per la stessa economia, tanto più in una realtà come quella di Parma che basa molta della sua ricchezza, del suo lavoro e della sua reputazione su produzioni agroalimentari di pregio legate al territorio. A Parma, prima e più che altrove, si deve puntare ad attuare l’obiettivo dell’inquinamento zero fissato dal Green Deal europeo, oltre che quello del saldo zero di consumo di suolo. Le condizioni da cui si parte non sono però tra le migliori.
La situazione della qualità dell’aria, in particolare per l’inquinamento da polveri sottili e biossido di azoto, nonostante un trend di lieve diminuzione, resta pessima con ripetuti sforamenti dei limiti di legge e, ciò che più importa, pesanti impatti sulla salute certificati dalle autorità sanitarie. Sebbene una parte non trascurabile di questo inquinamento dipenda da fonti esterne all’ambito comunale, molto può essere fatto anche a scala locale in coordinamento con gli altri Comuni e con i piani regionali e di bacino padano.
Anche la qualità delle acque non presenta dati particolarmente confortanti. Le acque superficiali del reticolo idrico minore, a causa di scarichi puntuali e diffusi, hanno in prevalenza uno stato ecologico scarso. Le acque di falda utilizzate per scopi idropotabili registrano punti di prelievo con concentrazioni di nitrati superiori ai limiti di 50 mg/l e richiedono trattamenti di potabilizzazione per essere immesse nella rete acquedottistica.
In tema di economia circolare e rifiuti, per quanto con il porta a porta si siano raggiunti risultati significativi in termini di raccolta differenziata (oltre l’80%), si riscontrano per alcune matrici bassi valori di recupero e riciclo e resta ancora spazio per ridurre la produzione pro capite di rifiuti indifferenziati.
In generale occorre ridurre l’impronta ecologica della città e le pressioni antropiche sugli ecosistemi locali avendo anche cura di tutelare la biodiversità. Su questo versante risulta cruciale migliorare la gestione del verde e dei parchi, che in questi anni è stata particolarmente deficitaria, incrementare i corridoi ecologici e le superfici boscate e salvaguardare la naturalità dell’area fluviale Parma e Baganza, una vera ricchezza della città. Nella consapevolezza che le azioni sul verde giocano anche un ruolo fondamentale per la mitigazione dell’inquinamento, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la vivibilità dello spazio urbano. Le proposte che seguono si integrano e sono strettamente connesse con quelle dei petali 2, 3 e 4:
- Invarianza emissiva trasformazioni urbane: Applicazione del principio dell’invarianza emissiva previsto dal Piano Aria Integrato Regionale per ogni intervento infrastrutturale, di rigenerazione, di insediamento produttivo o commerciale e di nuova urbanizzazione;
- Abbasso gli scarichi: unitamente alla promozione della conversione elettrica dei veicoli pubblici e privati (petali 3 e 4), va assicurato il rispetto delle limitazioni introdotte per la circolazione dei veicoli più inquinanti adottando sistemi di monitoraggio innovativi e semplificando il quadro regolatorio; va garantito il pieno rispetto degli standard emissivi delle caldaie a gas e va promossa, negli interventi di riqualificazione energetica (petalo 4), la conversione a sistemi di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore;
- Emissioni agricole: promuovere e favorire la realizzazione di impianti consortili per la gestione ed il trattamento dei liquami zootecnici con produzione di biometano (petalo 4) e di biodigestato al fine di ottimizzare la fertilizzazione, minimizzare le perdite di nitrati verso le falde e le emissioni di metano ed ammoniaca in atmosfera (precursore del particolato);
- Lotta al rumore: il rumore è una forma di inquinamento che ha dimostrati impatti sulla salute e la qualità di vita delle persone. L’elettrificazione delle auto e dei motocicli, così come quella di autobus e autocarri, porterà tangibili benefici su questo versante; vanno riviste modalità e mezzi di spazzamento delle strade; va realizzata la zonizzazione acustica dell’aeroporto, tuttora mancante;
- Acque pulite: ricognizione e mappatura degli scarichi diretti in acque superficiali e progressiva bonifica e allacciamento alla rete fognaria inserendo gli interventi nel piano degli investimenti del sistema idrico integrato; predisposizione di un piano di intervento per l’adeguamento e l’ammodernamento del sistema fognario; creazione di fasce tampone naturali e riqualificazione del reticolo idrografico minore; promozione negli abitati sparsi di sistemi di fitodepurazione;
- Ridurre, recuperare, riciclare: sviluppare progetti con la grande distribuzione e campagne educative rivolte a scuole e cittadinanza per la lotta allo spreco e la prevenzione della produzione di rifiuti, in particolare imballaggi e prodotti usa e getta. Favorire il compostaggio domestico e di comunità, inserendo quest’ultimo nel regolamento comunale. Promuovere il consumo dell’acqua da rubinetto attraverso sistemi di igienizzazione a basso utilizzo di cloro e incrementare le casette dell’acqua anche come forma di rigenerazione e creazione di spazi di comunità;
- Parco fluviale: tutelare la naturalità dell’ambito fluviale urbano ripristinando ed estendendo l’Area di Riequilibrio Ecologico del torrente Parma e sistemando le connessioni naturali e ciclopedonali con la cassa d’espansione. Concordare con AIPO un piano di gestione e di fruizione della cassa d’espansione del torrente Parma. Intervenire sulle aree golenali e arginali, rimuovendo tutti gli abusi ed avviando procedure di delocalizzazione degli insediamenti incongrui, per restituire spazio ai torrenti, alla naturalità, alla sicurezza ed alla fruizione collettiva. In particolare, deve essere rispettato quanto previsto dal PAI sulla riqualificazione dell’argine del Baganza in via Montanara;
- Tutela della biodiversità: Salvaguardare la biodiversità urbana, approfondendone la conoscenza e adottando modalità di intervento sugli edifici e di gestione del verde attente alle forme di vita presenti. Azzerare l’utilizzo di diserbanti chimici nelle manutenzioni delle pertinenze stradali; organizzare in modo adeguato la lotta alla zanzara tigre e ad altri potenziali vettori di agenti patogeni, intervenendo secondo i protocolli regionali ed evitando un abuso di prodotti da parte dei privati, destinare alcune aree alla libera evoluzione naturale; promuovere la costituzione di un Biodistretto a livello provinciale e la diffusione di pratiche bio ed agro-ecologiche, designare un rappresentante del Comune di Parma nell’Ente Parchi Emilia Occidentale, in vista di un suo rafforzamento;
- Una città amica del verde: dare attuazione al Piano del Verde rafforzando la struttura gestionale e di controllo del Comune, affidando la manutenzione del verde pubblico su più lotti a soggetti diversi, coinvolgendo le imprese e le associazioni del terzo settore nella gestione di spazi ed informando in modo tempestivo e trasparente i cittadini degli interventi di potatura o abbattimento; garantire il rispetto e l’attuazione delle disposizioni contenute nei nuovi Criteri Minimi Ambientali (CAM); rivedere la politica degli sfalci per preservare aree fiorite nei parchi; promuovere l’educazione e la formazione dei cittadini sulla gestione del verde privato;
- Boschi di città: estendere le superfici boscate e le piantumazioni in ambito urbano e periurbano con fini di mitigazione dell’inquinamento, adattamento climatico e sequestro del carbonio (petalo 4), garantendo adeguata gestione delle piante in fase di avvio dell’impianto; creare connessioni con i corridoi ecologici costituiti dal reticolo idrografico minore;
- Protezione del cielo notturno. Ridurre l’inquinamento luminoso attraverso un effettivo controllo delle norme, l’integrazione del piano luce con misure specifiche, l’utilizzo di misure di temporizzazione e di sensori di occupazione, l’organizzazione di spegnimenti programmati per iniziative di osservazione del cielo.
Contabilità ambientale: adozione di un sistema di contabilità ambientale open-data consultabile on-line dai cittadini, per la misurazione e valutazione dello stato delle principali matrici ambientali e dell’impatto delle attività antropiche attraverso sistemi innovativi di monitoraggio diffuso.