La discussione che si è tenuta nell’ultimo Consiglio Comunale sulla carne impropriamente detta sintetica dimostra che perfino a Parma, dove ha sede EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, la conoscenza del sistema di leggi e di istituzioni preposte alla tutela della salute dei cittadini europei è scarsa, se non nulla.
Alcune forze politiche, come la Lega e Fratelli d’Italia, sfruttano strumentalmente questa mancanza di conoscenza per alimentare paure infondate e attaccare l’Europa. Altre forze politiche che si dichiarano invece europeiste, a livello locale, non fanno nulla per spiegare come stanno davvero le cose.
Cerchiamo quindi prima di tutto di fare chiarezza e di dissipare le tante fake news che sono state diffuse su questo tema.
L’introduzione sul mercato di nuovi alimenti, come la carne prodotta da colture di cellule o le farine derivate dagli insetti, è rigorosamente disciplinata da un regolamento dell’Unione Europea del 2015 (Reg. UE 2015/2283).
Un produttore che intende mettere in commercio un nuovo alimento deve presentare una richiesta di autorizzazione alla Commissione Europea, secondo specifiche linee guida definite da EFSA, nella quale devono essere riportate le caratteristiche dell’alimento, il processo produttivo, la formulazione specifica del prodotto finito e le condizioni d’uso. Il richiedente dovrà inoltre presentare ad EFSA gli studi e i dati scientifici che dimostrino l’assenza di rischi per la salute umana.
EFSA, attraverso gruppi di esperti e sulla base delle migliori informazioni scientifiche disponibili, effettua la valutazione dei possibili rischi per la salute dei consumatori (tossicità, allergeni, etc.) ed esprime un parere motivato che comprende anche considerazioni sul valore nutrizionale e raccomandazioni d’uso. La valutazione viene quindi sottoposta alla Commissione Europea e ad un comitato permanente composto dai rappresentanti delle autorità nazionali dei 27 paesi della UE che, oltre alla valutazione scientifica di EFSA, prende in conto anche gli altri fattori rilevanti di natura economica, sociale, etica e culturale. In caso di parere positivo del comitato, la Commissione Europea con un proprio atto iscrive il prodotto nel registro dei nuovi alimenti e ne autorizza la commercializzazione nel mercato unico europeo.
Tutta questa procedura (che dura al minimo 12 mesi, ma generalmente molto di più) è definita proprio per garantire una applicazione rigorosa e chiara del principio di precauzione: fintanto che non c’è una prova certa della sicurezza di questi nuovi prodotti, non vi può essere né commercializzazione, né consumo.
Allo stato attuale la presunta minaccia alla salute e alle nostre filiere agroalimentari da parte della carne cellulare semplicemente non esiste: non solo non è in commercio nella UE, ma non è stata ancora presentata nemmeno una richiesta di autorizzazione.
Da questo punto di vista il decreto voluto dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che introduce pene e sanzioni per chi vende carne sintetica è sul piano pratico del tutto inapplicabile e puramente propagandistico, al pari di altri provvedimenti fintamente muscolari di questo governo. Non si vede infatti come si possa sanzionare una cosa che non esiste in commercio e che per di più, se mai venisse autorizzata, non potrebbe essere né vietata né sanzionata, viste le regole di libera circolazione del mercato unico europeo.
E’ chiaro quindi che il vero intento di questa campagna sulla carne “sintetica”, promossa in modo concertato a livello nazionale e locale da Fratelli d’Italia e dalla Lega, è quello di attaccare l’Unione Europea e di minare la fiducia dei cittadini nelle sue istituzioni, EFSA compresa.
Come Europa Verde Parma ci spiace che la maggioranza in Consiglio comunale non abbia saputo contrapporre a queste posizioni anti-scientifiche e strumentali una mozione che facesse chiarezza sul tema fornendo corrette e puntuali informazioni ai consiglieri e ai cittadini.
Troviamo paradossale che proprio a Parma, sede dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare da quasi vent’anni, si sia dato spazio e credito a queste fake news sulla carne sintetica, paventando addirittura rischi per il nostro sistema agroalimentare, e che la maggioranza non abbia trovato argomenti migliori per contrastarle di quanto presentato in Consiglio comunale.
Se davvero questa amministrazione vuole rafforzare lo status di Parma come città europea, bisogna farlo partendo dalla conoscenza del ruolo e delle funzioni delle istituzioni della UE a cominciare da quella che ci troviamo in casa.
Per questo ci appelliamo al Sindaco affinché il Comune si impegni maggiormente sul fronte della comunicazione e dell’informazione per diffondere i valori della UE e fare meglio conoscere ai cittadini di Parma il ruolo essenziale che ha EFSA nella tutela della salute e della sicurezza alimentare.
Enrico Ottolini, consigliere comunale Europa Verde – Possibile
Nicola Dall’Olio, co-portavoce Europa Verde Parma