Se facessimo spazio alle piante?

È purtroppo già notizia il taglio della maggior parte delle piante dell’ex-area militare del Castelletto che costituivano un vero e proprio polmone verde in un’area urbana segnata dal traffico. Europa Verde si unisce con sconcerto alla rabbia dei cittadini residenti e alla protesta delle Associazioni ambientaliste di Parma per l’eliminazione di gran parte dell’intero polmone verde nel quale un domani dovrebbe sorgere la cosiddetta “Scuola nel Parco” di 6,5 ettari.

È invece già storia, che molti cittadini attenti ad una vera transizione ecologica e al contrasto al cambiamento climatico nella nostra città ricorderanno, l’abbattimento, avvenuto a metà giugno del 2021, di un filare di 7 platani in piazzale Sicilia, secondo quanto previsto dal progetto di costruzione di un edificio per la realizzazione di alcune aule e una palestra prospicente la scuola IPSIA. Tutto questo nonostante l’intervento di varie Associazioni ambientaliste, tra cui Fruttorti e Manifattura Urbana, e di alcuni esponenti del gruppo parmense di Europa Verde.

Purtroppo è successo di nuovo nella preparazione del cantiere per l’edificazione della nuova scuola media in zona via Sidoli ex-area militare Castelletto, che non si sia tenuto conto del patrimonio arboreo preesistente e della presenza di un vero e proprio bosco, con la ricchezza di specie e la complessità di relazioni che lo caratterizzano. Un ecosistema che ha impiegato decenni a costituirsi in modo spontaneo e la cui eliminazione non potrà essere mai compensata nel breve medio periodo da alcuna nuova piantumazione,

Questo porterà nell’area già caratterizzata da un notevole traffico urbano più inquinamento atmosferico, più rumore, più calore; tutti elementi che andranno a incidere in modo negativo sulla qualità della vita degli abitanti del quartiere che legittimamente in queste giornate protestano per l’eliminazione massiccia di un bene prezioso come il verde urbano dell’area del Castelletto.

Europa Verde rimane esterrefatta per la scarsa lungimiranza con cui non si sia preservato il verde urbano già da tempo ben radicato della zona in questione con il rischio che un domani subentrino costi di gestione e di manutenzione nonché di irrigazione delle nuove piantumazioni che impiegheranno anni per ricostituire una parte del verde urbano eliminato.

Sta ad un bravo amministratore “tenere insieme” interessi pubblici, indispensabili per i suoi cittadini, come l’edificazione di un nuovo comparto scolastico, con la priorità della salvaguardia del verde urbano, integrando gli aspetti economici in una visione di lungo termine e dedicando attenzione, tempo e cura ad un’edilizia più rispettosa, che metta al centro il problema della tutela del verde pubblico, del consumo di suolo e della qualità dell’aria.

Europa Verde chiede prima di tutto all’Amministrazione comunale che si faccia chiarezza, in Consiglio comunale e in un apposito incontro pubblico, sul progetto della “Scuola nel Parco” e siano date immediate garanzie sul ripristino della componente verde della zona di verde urbano sottoposta allo scempio denunciato in questi giorni da tanti cittadini.

Per questo chiede sia fatta una valutazione in termini di unità arboree del rapporto tra il verde preesistente abbattuto e quello che lo dovrà sostituire e che questo sia reso noto ai cittadini in un evento pubblico.

Europa Verde ripropone al Comune e alla Provincia di impegnarsi a introdurre nella progettazione e realizzazione degli edifici sia pubblici che privati un controllo e una tutela del patrimonio arboreo esistente, anche prevedendo e premiando proposte architettoniche che includano le piante stesse, come avviene già regolarmente in diverse parti d’Europa.