Lunedì 26 giugno il Consiglio comunale discuterà la mozione presentata da Effetto Parma, per sollecitare la realizzazione della tangenziale di Corcagnano.
Europa Verde, pur critica in linea di principio alla realizzazione di nuove strade e a favore prioritariamente del potenziamento del trasporto pubblico, di quello collettivo e di forme innovative di risposta alla domanda di mobilità, nella commissione del 21 aprile scorso aveva aperto alla possibilità di sostenere la mozione, proponendo uno studio specifico sulla compensazione ambientale, in termini di desigillazione, forestazione, scopertura di canali e altri interventi capaci di ripristinare i servizi ecosistemici che andranno persi con gli interventi di impermeabilizzazione del suolo.
La mozione di Effetto Parma si basa infatti su uno studio di fattibilità della Massese, che manca completamente di qualsiasi considerazione di tipo ambientale, dal consumo di suolo, alle emissioni, alla qualità dell’aria.
Non è più ammissibile costruire strade senza nemmeno una compensazione di quelli che sono gli impatti di queste infrastrutture sull’ambiente. E non è accettabile che l’entità della compensazione sia lasciata esclusivamente alla trattativa politica, come propone Effetto Parma. Se per la sostenibilità di un ponte ci si affida giustamente ad uno studio di ingegneria, non si capisce per quale motivo la sostenibilità ambientale di un’infrastruttura possa essere decisa senza un apposito approfondimento tecnico.
Per Europa Verde la mozione di Effetto Parma, che ha negato al Consiglio la possibilità di discutere l’emendamento proposto, rivela la totale inconsistenza delle politiche dell’attuale maggioranza sul contenimento del consumo di suolo e dimostra come lo stesso Piano Urbanistico Generale, la cui presentazione è programmata nei prossimi giorni, riduca questo principio ad un misero slogan, lasciandolo vuoto ed inapplicato.