Teleriscaldamento, argomentazioni pretestuose: IREN continua non rispondere al Comune e agli utenti

Dopo mesi che, come Europa Verde, denunciamo la speculazione di IREN sulle tariffe del teleriscaldamento, abbiamo accolto con favore l’iniziativa del Sindaco Guerra di sollecitare finalmente Iren a dare risposte più concrete sul caro bollette. Purtroppo, come si evince dalla lettera aperta pubblicata oggi dagli organi di stampa, dobbiamo constatare ancora una volta l’indisponibilità e chiusura da parte della multiutility ad ogni confronto trasparente con la cittadinanza.

Come già accaduto nell’audizione in Commissione consiliare tenutasi su nostra richiesta un paio di settimane fa, IREN non fornisce alcuna risposta alle domande di base che poniamo da tempo: per quale motivo le tariffe sono più che raddoppiate quando è ormai risaputo che oltre il 70% del calore è di fatto a costo zero essendo prodotto dal termovalorizzatore? Con quali modalità e in quale sede vengono stabilite le tariffe di un servizio essenziale che è erogato in regime di puro monopolio?

Domande poste anche attraverso una interrogazione scritta che continuano a rimanere senza risposta.

IREN si appella a fantomatiche riduzioni della TARI, non esplicitate nel Piano Economico Finanziario di gestione dei rifiuti, che andrebbero a vantaggio di tutti gli utenti del bacino servito. Europa Verde ha già chiesto di verificare questa affermazione, decisamente fuorviante, in un apposito incontro con l’Agenza regionale Atersir. Per quanto riguarda IREN, la risposta all’interrogazione di Europa Verde, sulla consistenza dei presunti ricavi a beneficio degli utenti delle province di Parma e di Reggio Emilia, è stata di totale chiusura. Testualmente: “IREN Energia informa di non poterla accogliere, in quanto trattasi di un dato afferente la sfera gestionale della Società rappresentante un elemento sensibile nel contesto di mercato”.

Una presa in giro è anche l’interpretazione che IREN dà della recente deliberazione dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che ha evidenziato distorsioni di mercato e mancanza di trasparenza ed equità nella determinazione delle tariffe, in molti casi superiori al costo di erogazione di un servizio equivalente tramite caldaia a gas, anche laddove vi è un significativo contributo di fonti di calore, come i termovalorizzatori, che non hanno subito incrementi di costi. Proprio per superare queste distorsioni, ARERA propone di applicare tariffe calcolate sulla base dei reali costi di produzione (cost reflective).

È quanto Europa Verde chiede dall’inizio di questa vicenda: gli utenti paghino un prezzo che rifletta il vero costo del servizio e della materia prima. Alla luce delle indicazioni di ARERA, ci attendiamo che il Sindaco convochi nuovamente i vertici di IREN e intervenga in tutte le sedi societarie affinché sia fatta chiarezza una volta per tutte e si ponga fine a questa speculazione sulle spalle di 35.000 cittadini di Parma, in un momento di aumento generalizzato dell’inflazione e di crescente difficoltà economica per tutte le famiglie.

Europa Verde, oltre a procedere con segnalazioni ad ARERA e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, promuoverà una petizione popolare che intende portare in Consiglio comunale.