Teleriscaldamento – Europa Verde chiede la revisione strutturale delle tariffe

Prendiamo atto del nulla di fatto dell’incontro tra il Sindaco e i vertici di IREN. A nessuna delle questioni sollevate da tempo da Europa Verde è stata data risposta. Nella nota diffusa dal Comune nulla si dice in merito al riallaccio dei 54 condominii che sono stati staccati dalla rete di teleriscaldamento anche laddove vi è fornitura di acqua calda. Soprattutto non si fa cenno di scorporare dai costi della bolletta, equiparati a quelli del gas, il calore prodotto dal termovalorizzatore, nonostante corrisponda ad oltre il 70% del calore erogato e risulti già pagato dai cittadini attraverso la tariffa rifiuti.

Allargare i bonus alle famiglie più fragili, come è stato annunciato, è una cosa certo positiva. Ma non basta. E non basta nemmeno, come fa anche la Lega, chiedere al Governo di applicare al teleriscaldamento gli sgravi fiscali previsti per il gas. Gli sconti in bolletta non possono unicamente derivare da misure che pesano sulla fiscalità generale e quindi sulle tasche di tutti. Qui si tratta di intervenire sugli ingiustificati extraprofitti di IREN facendo pagare ai 35.000 utenti parmigiani della rete una tariffa giusta che corrisponda ai reali costi di produzione e non a un valore applicato arbitrariamente da chi vende il calore.

Noi di Europa Verde lo chiediamo dall’inizio della crisi energetica, ma ora è la stessa Commissione Europea a proporlo in maniera esplicita. Proprio in questi giorni è stato presentato un pacchetto di interventi per ridurre i costi delle bollette a livello europeo che prevede, tra le varie cose, misure per ridistribuire ai consumatori finali gli extra profitti delle imprese dell’energia. Come quelli che IREN genera applicando i rincari del gas al calore del teleriscaldamento che per la multiutility non ha alcun costo di materia prima.

Quello che doveva essere uno dei benefici dell’insediamento del termovalorizzatore si rivela di fatto uno strumento di speculazione, se non di strozzinaggio, considerata la posizione di puro monopolio che non consente agli utenti allacciati di rivolgersi ad un altro operatore di mercato, come avviene invece per chi dispone di un sistema di riscaldamento autonomo.

Ci attendevamo quindi da parte della nuova amministrazione un segnale della promessa discontinuità. Da quanto emerso sembra invece proseguire il rapporto di subalternità ad IREN della precedente amministrazione che, non solo non ha chiuso l’inceneritore, ma ha lasciato che per dieci anni la Multiutility facesse profitti ingiustificati dalla vendita del calore a spese dei parmigiani allacciati.

Visto che ora ce lo dice pure l’Europa, chiediamo al Sindaco e alla Giunta di avere più coraggio in virtù del loro ruolo di socio e di controllore pubblico e di intervenire su IREN per una strutturale revisione delle tariffe del teleriscaldamento, che deve andare di pari passo con i doverosi bonus per le utenze a basso reddito e gli sconti fiscali che potrà garantire il governo.

Per parte nostra, rinnoviamo la richiesta che i vertici di IREN vengano a relazionare anche ai consiglieri comunali. Nel frattempo, valutiamo di procedere con una segnalazione al Garante della Concorrenza e del Mercato e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.