Consigli comunali del 19 e 20 dicembre 2023

Facendo tesoro dell’esperienza dell’anno scorso, è stata programmata una doppia seduta per il voto delle 56 mozioni e l’approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026. Complessivamente circa 14 ore di discussione, compreso il voto finale del bilancio.

Delle otto mozioni presentate da Europa Verde, autonomamente o insieme ad altre forze politiche, ne sono passate quattro, che impegnano la Giunta a: attivare il pieno utilizzo dell’interconnessione con la linea ferroviaria ad alta velocità, ripristinare il presidio della Polizia locale nel centro storico, garantire le risorse per il funzionamento del Polo integrato animali d’affezione ed anticipare un tavolo con i soggetti competenti per ottenere treni cadenzati sulla linea ferroviaria Parma-Suzzara-Mantova-Verona. Ho ritirato la mozione che chiedeva di consentire l’utilizzo della linea ferroviaria per Vicofertile ai possessori dell’abbonamento urbano dell’autobus, in quanto l’Assessore si è impegnato a lavorare su un altro tipo di proposta, ugualmente adatta a risolvere la questione. Non sono state approvate le mozioni sul bilancio climatico che avrebbe consentito di valutare il bilancio comunale in termini di emissioni e sull’uso per servizi ai turisti dell’ex Cobianchi (lo spazio sotto Piazza Garibaldi).

Inoltre la maggioranza è riuscita a non approvare la nostra mozione che chiedeva di rivedere il progetto di recupero del Centro Sportivo ex Cral Bormioli. Una struttura che nasce per essere accessibile solo alle auto, intasando la stretta Strada Naviglio Alto, dal momento che la fermata del bus si trova ad oltre un chilometro e non esistono piste ciclabili, né marciapiedi per raggiungere il nuovo centro sportivo. Questo vero e proprio generatore di traffico automobilistico sarà dotato di un parcheggio di 218 posti (più grande di quello previsto per il nuovo Tardini!), ovviamente non provvisto di copertura fotovoltaica, né di colonnine per la ricarica elettrica. Infine pare che nessuno spazio sarà a disposizione del quartiere. Insomma, un progetto che contraddice tutti gli obiettivi dichiarati dall’Amministrazione in termini di mobilità sostenibile, riduzione delle emissioni, consumo di suolo e servizi ai quartieri. Ma la proposta di correggerlo era di Europa Verde e questo è bastato alla maggioranza per astenersi.

Per quanto ci riguarda, invece, abbiamo votato a favore di varie mozioni presentate da altre forze politiche, se nel merito ci sembravano in sintonia con il nostro programma. A favore, quindi, di: riqualificazione di p.le Matteotti, misure per il trasporto pubblico locale, messa in sicurezza di via Montanara a Gaione, del miglioramento struttura di delimitazione via Alessandria-area ex Boschi, modifica del Regolamento per la Concessione del Patrocinio del Comune di Parma e avvio co-progettazione con il Terzo Settore per migliorare la fruibilità degli eventi da parte di persone con disabilità, celebrazioni per il centenario della nascita di Franco Basaglia, valorizzazione turistica di Piazza Ghiaia, interscambio di dati conoscitivi sul fenomeno povertà, con riferimento particolare all’esperienza nelle mense per le persone bisognose, valutazione delle aree comunali dismesse idonee alla realizzazione di eventi e spettacoli e successivo avviso pubblico per la gestione, finanziamento dei servizi veterinari presso il polo integrato degli animali d’affezione, progetto “Mentoring” per giovani, iniziative ed eventi anche verdiani in via Verdi, progetti di vita indipendente e assistente personale, sospensione dell’aumento delle tariffe dei titoli di viaggio per il trasporto pubblico locale, Museo parmigiano del Risorgimento, commercio in centro storico, potenziamento autobus, illuminazione e segnaletica per Martorano, Teatro del Vicolo, rafforzamento collegamenti autobus con le frazioni del comune, network nazionale dei Comuni amici della famiglia e politiche famigliari, rafforzamento del sistema bibliotecario e politiche della salute.

Abbiamo votato con particolare convinzione la mozione di Effetto Parma che impegna la Giunta ad azioni per il contrasto alla permanenza degli insediamenti incongrui sul Torrente Baganza. Un impegno che rimanda al problema ancora aperto dell’argine di via Montanara, il cui progetto di ripristino non è mai stato realizzato, e alla creazione di un argine da parte della Regione, in difformità dal Piano di Assetto Idrogeologico e a difesa dell’azienda Pinazzi, che per la pianificazione vigente si trova in alveo. Insomma, si tratta di restituire finalmente al Baganza lo spazio che gli è stato tolto, almeno in parte. Chissà che il 2024, a dieci anni dall’alluvione, si riesca finalmente a fare un passo avanti in questo senso.

Infine, il voto sul bilancio. Un voto contrario per Europa Verde – Verdi – Possibile, come nell’intervento finale, che riporto di seguito.

In questi giorni più volte è emersa in Consiglio comunale l’immagine del ponte Nord. Con la sua promessa mancata di improbabile vetrina della Parma da un milione di utenti o da 400.000 abitanti, oggi frequentata dalla parte più problematica di quella popolazione di poveri in continua crescita negli ultimi anni, ci restituisce il quadro di oggi: un passato di crescita, che anziché ricchezza, presenta oggi il conto di svariati spazi vuoti, pubblici e privati, che non si sa come riempire, e di concittadini poveri, che non sanno dove andare.

A differenza del paradigma descritto dall’economista Tim Jakcson, di una prosperità senza crescita, oggi affrontiamo i problemi postumi di una crescita senza prosperità. Dovremmo esserne consapevoli ed abbandonare in modo deciso quel modello che non ha saputo adeguarsi ai cambiamenti economici, sociali ed ambientali, lasciandoci impreparati di fronte ai grandi cambiamenti degli ultimi anni.

Questo bilancio non dimostra di sapere afferrare le opportunità che oggi abbiamo, a partire da quella riduzione delle emissioni che potrebbe fare da traino a tante altre azioni utili per la collettività. In mancanza di quel bilancio climatico che ci è stato negato, proviamo a farlo noi. Non è un bilancio all’altezza della sfida ed è facile prevedere che di questo passo resteremo ben distanti dall’obiettivo emissioni zero posto al 2030. Non lo è, dal momento che non si è voluto affrontare i gravi ritardi dell’attuazione del Piano di Azione per l’Energia e il Clima, fondando gli interventi del Piano d’azione su un 46% di partenza del tutto irrealistico. Ma anche rispetto a quell’obiettivo questo bilancio risulta decisamente carente: nessun nuovo investimento previsto per coperture fotovoltaiche, neppure sui parcheggi scambiatori individuati da una mozione del Consiglio di un anno fa e nessun accordo con i privati per installare i pannelli su alcune delle tante superfici pubbliche censite. Più che all’obiettivo emissioni zero, siamo vicini all’obiettivo progetti zero.

L’incremento delle piste ciclabili è inferiore anche agli obiettivi del vecchio PUMS, non abbiamo investimenti su nuove filovie, né sulle strade scolastiche. E purtroppo si continua a progettare senza tenere conto degli errori del passato o peggio ancora giustificandoli e rendendoli prassi consolidate. Teorizzare che gli impianti sportivi vadano raggiunti solo in auto con mezzo privato e non in bicicletta o con il trasporto pubblico locale ci sembra non solo sbagliato come principio ed in aperta contraddizione con quanto dichiarato nel PAESC e nel PUMS, ma ci inchioda ancora una volta a modelli inefficienti, costosi ed esclusivi dal punto di vista sociale.

Resta confermata nel bilancio una quota consistente di investimenti per infrastrutture viarie, sostenuti in buona parte da mutui che appesantiscono in modo preoccupante questo bilancio finanziario e approfondiscono il deficit in termini di emissioni e di consumo di suolo. Un deficit che potrebbe essere in parte ridotto ricorrendo alla compensazione ecologica preventiva, ma anche su questo possibile compromesso abbiamo dovuto registrare una chiusura totale della maggioranza, non solo ad applicarla, ma anche solo a verificarne la fattibilità. Come abbiamo appreso da una mozione della maggioranza, il terreno di un’area agricola viene considerato “inutilizzato” finché non viene destinato a parcheggio, ignorando completamente quello che sappiamo sui servizi ecosistemici e sul loro valore anche economico, fra cui quello di ISPRA che valuta mediamente in 100mila euro all’anno il valore dei servizi ecosistemici persi per un ettaro di suolo. Per  Europa Verde sono invece inutilizzati i vari ettari di suolo che abbiamo inutilmente e definitivamente sigillato, senza portare nessun beneficio alla popolazione, ma solo degrado e costi.

Non è vero che sarebbe necessario un budget molto maggiore per soddisfare le richieste delle forze politiche. Europa Verde non chiede più risorse, ma chiede di destinare in modo oculato le poche disponibili. Perseverare nella realizzazione di strade inutili, come quella di collegamento tra via Cremonese e le Fiere (2,2 milioni), o in progetti di cui nessuno sente l’esigenza, come lo spostamento dell’area giochi in Cittadella (950.000 €) è poco sostenibile da tutti i punti di vista.

Il bilancio di previsione deriva anche dall’interazione tra le forze politiche in Consiglio comunale. Anche su questo vorrei fare un bilancio, in questo caso consuntivo. Come Europa Verde abbiamo cercato per quanto possibile di trovare punti di convergenza, consapevoli che visioni diverse possano incontrarsi su proposte concrete. Siamo stati soddisfatti quando queste hanno trovato un riscontro positivo, come per la recente mozione sull’Area di Riequilibrio Ecologico dei fontanili di Beneceto e ancora di più quando abbiamo potuto approvare proposte della maggioranza, come quella di ieri su abusi e strutture incongrue del Baganza. Credo che abbiamo perso tutti qualcosa quando l’intesa è mancata per questioni di appartenenza o per interpretazioni di carattere dietrologico. Se saremo capaci di restare nel merito degli atti e di quello che esprimono in questa sala e fuori di qui, avremo buoni elementi per un bilancio migliore l’anno prossimo.