Il fallimento del PAESC

Mercoledì 21 giugno si è tenuta la IV Commissione sul monitoraggio del Piano d’Azione per Energia Sostenibile e il Clima.

Sul monitoraggio del PAESC eravamo fermi ai dati del monitoraggio al 2017. Dati non molto incoraggianti, visto che dal 2004 al 2017 (13 anni) le emissioni si erano ridotte del 12,3%, quando l’obiettivo è del 46% al 2030. Inoltre, buona parte di quel 12% è dovuto al rinnovo del parco auto e all’efficientamento dei motori: risultati che dipendono in minima parte dalle politiche comunali.

Si attendeva quindi con una certa curiosità il monitoraggio al 2019 e ci si aspettava di trovare quell’accelerazione necessaria per provare almeno a raggiungere gli obiettivi del PAESC, che sono circa la metà della neutralità carbonica. In commissione abbiamo scoperto che nel biennio 2018-2019 la riduzione delle emissioni è stata pari allo 0,1%. Lo 0,05 all’anno. Di questo passo per raggiungere gli obiettivi del PAESC ci vorrebbero circa 700 anni, anziché i 7 anni che ci separano dal 2030. Questi sono i risultati dell’amministrazione monocolore di Effetto Parma, che in quel biennio era nel pieno della propria attività amministrativa.

Se evidenziamo questi dati non è tuttavia per scoraggiare l’Amministrazione. Vogliamo solo fare presente che per andare verso la neutralità carbonica dobbiamo immaginare una città radicalmente diversa e fare quello che non è stato fatto in dieci anni di amministrazione Pizzarotti. Siamo quindi solidali con l’Assessore Borghi e con il Sindaco, vogliamo essere ottimisti insieme a loro e ci impegniamo ad appoggiare tutti i provvedimenti necessari all’accelerazione della riduzione delle emissioni che finora è mancata.

Infine vogliamo fare notare come il lavoro dei nostri uffici comunali e di ATES sia fondamentale nella predisposizione dei piani e dei loro monitoraggi. È un esempio virtuoso di come le competenze tecnico-scientifiche possono costituire un valido supporto alla politica, senza sostituirla. Come Europa Verde vorremmo che lo stesso approccio scientifico ed oggettivo fosse esteso ad altri settori delle politiche comunali.