Oggi approdano alla Commissione Ambiente e Mobilità del Comune di Parma le proposte che il gruppo consiliare Europa Verde – Verdi – Possibile ha elaborato per migliorare e rendere il PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) più incisivo e più coerente con gli obiettivi di sostenibilità, neutralità carbonica ed innovazione, che il Comune dichiara di perseguire.
Si tratta di un piano di validità di due anni, la cui conclusione coinciderà con quella del PUMS, in vigore dal 2017, con obiettivi che non si capisce in quale misura saranno raggiunti, per cui Europa Verde ha chiesto di rendere esplicita questa valutazione.
Si giunge all’approvazione, presumibilmente al Consiglio del 31 luglio, dopo un periodo decisamente lungo, dal momento che il Piano è stato adottato dalla Giunta il 27 marzo scorso e oggi vari degli interventi previsti sono già stati avviati o comunque programmati. Interventi che non sono mai stati discussi in Commissione e tantomeno in Consiglio comunale, mentre sono stati oggetto di ampio dibattito sulla stampa e tra i cittadini.
Europa Verde, quindi coglie volentieri l’occasione per sottolineare il proprio appoggio a varie misure di regolazione del traffico introdotte o confermate da questa Amministrazione, come la definizione dell’area verde, l’estensione delle zone 30, il progetto “Bike to work” e più in generale il mobility management.
Nel contempo il partito ecologista nota come sul piano delle infrastrutture, dopo un anno di attività amministrativa, manchi ancora la programmazione di interventi necessari a rendere più sostenibile la mobilità. Ad esempio, l’estensione delle colonnine per la ricarica, la riqualificazione dei parcheggi scambiatori, da dotare di servizi e di copertura fotovoltaica, un miglioramento della rete ciclabile e l’adeguamento delle strade urbane alla guida autonoma, la grande innovazione che cambierà in modo radicale il modo di spostarsi.
Restando invece sugli aspetti gestionali della mobilità, di cui si occupa il PGTU, Europa Verde propone la realizzazione dei corridoi di qualità relativi ad uno studio già realizzato nel 2020, per garantire l’incremento della quota di spostamenti a carico del trasporto pubblico locale, necessari a ridurre l’uso dell’automobile e a raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica. Anche le pedonalizzazioni della “Parma romana” (i P-Days) e di p.le Barbieri vanno riviste, in modo che non abbiano l’effetto di interrompere il trasporto pubblico, in particolare se si tratta di filobus elettrici.
Per quando riguarda il car-sharing, pur comprendendo le ragioni dell’istituzione di un nuovo servizio free-floating privato, Europa Verde chiede che il servizio pubblico prosegua con la sperimentazione di nuove formule di condivisione dei mezzi, di tipo associativo (car-sharing condominiale, ad esempio) o aziendale, a partire dalla stessa amministrazione comunale. Si chiede inoltre una migliore gestione di bici e monopattini free-floating, dal momento che il proliferare di questi mezzi ne ha invece evidenziato una diffusione piuttosto caotica.
Infine, si chiede di dedicare una parte del PGTU alla necessaria integrazione con il sistema ferroviario.