I riscontri ricevuti da Governo e Giunta regionale alle interrogazioni di Europa Verde presentate dall’On. Angelo Bonelli e dalla consigliera regionale Silvia Zamboni

I termini per la concessione del finanziamento statale per l’allungamento della pista dell’aeroporto di Parma sono scaduti da quasi un anno e non è certo che le risorse a suo tempo stanziate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) siano ancora disponibili. E’ quanto emerge dalle interrogazioni presentate da Europa Verde al governo e alla giunta regionale.

La convenzione del MIT con cui sono stanziati 12 milioni di euro per il piano di sviluppo dell’Aeroporto di Parma fissava al 31/12/2021 il termine per assumere le obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte di So.Ge.A.P., soggetto beneficiario, a pena della revoca delle risorse. Tali obbligazioni si ritenevano assolte con l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori, cosa non ancora avvenuta per l’allungamento della pista.

In risposta a specifico question time dell’on. Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde, il Ministero ha chiarito che il termine è stato prorogato al 31/12/2022. Entro quella data, So.Ge.A.P. ha assunto le obbligazioni per la fase 1 dell’intervento, ovvero il consolidamento della pista esistente già realizzato e finanziato con 2,1 milioni di euro, ma non per la fase 2, finanziata per 9,9 milioni di euro e relativa all’allungamento della pista e alla realizzazione dei piazzali e hangar cargo, per la quale si è appena chiusa la conferenza dei servizi.

Scrive il MIT che per le opere previste dalla fase 2 “è in corso una ricognizione che interessa tutti gli interventi finanziati a valere sul Piano Sviluppo e Coesione, tra cui anche l’aeroporto di Parma. La ricognizione ha oggetto proprio la verifica del rispetto degli obblighi di conseguimento delle obbligazioni giuridicamente vincolanti. I risultati della ricognizione saranno condivisi entro la fine del corrente anno con il Dipartimento per le Politiche di coesione per definire un quadro organico delle conseguenti azioni da porre in essere.”

Al di là del burocratese, è chiaro che i termini di scadenza per la Fase 2 non sono stati rispettati da So.Ge.A.P., non potendo affidare i lavori senza il progetto approvato, e che la ricognizione serve soprattutto ad accertare che le risorse siano ancora disponibili. Tenuto conto che il Fondo di Sviluppo e Coesione era destinato prevalentemente al Sud e che con questa finanziaria il Ministro della Lega Salvini sta prosciugando tutti i fondi dedicati alle infrastrutture per finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina, non sorprenderebbe che i soldi per l’allungamento della pista di Parma fossero già stati distolti, come si è visto anche per il raddoppio della ferrovia Pontremolese.

La nota scritta del governo smentisce tra l’altro quanto risposto dall’assessore regionale Corsini ad analoga interrogazione presentata dalla consigliera regionale di Europa Verde Silvia Zamboni. In linea con quanto sostenuto dai rappresentanti della Regione in sede di audizione in Consiglio comunale, l’assessore Corsini, pur confermando la scadenza del finanziamento al 31/12/2022, ribadisce che le obbligazioni giuridicamente vincolanti per la Fase 2 sono già state raggiunte da So.Ge.A.P. con l’affidamento dei lavori per la fase 1.

Un’affermazione che non solo non corrisponde a quanto scritto nella convenzione del MIT, per cui le obbligazioni devono essere assunte sia per la Fase 1 che per la Fase 2, ma risulta in contraddizione con la risposta data all’On. Bonelli dallo stesso Ministero, che del finanziamento è il titolare.

Anche per l’altro quesito relativo al rispetto delle norme sugli aiuti di Stato, in particolare il tetto dei 200.000 passeggeri all’anno nei due anni successivi alla concessione del finanziamento, le argomentazioni appaiono fumose, come se si riferissero ad un altro Piano di Sviluppo Aeroportuale e non a quello per cui la Regione ha dato l’intesa nella Conferenza dei servizi.

Corsini scrive che il superamento dei 200.000 passeggeri all’anno non interverrà prima del 2030. E’ una notizia da fare sapere ai parmigiani e ai consiglieri comunali, perché So.Ge.A.P., sia sulla stampa locale che in sedi ufficiali come la conferenza dei capigruppo del Comune di Parma, ha sempre dichiarato ben altri numeri, con un obiettivo di oltre un milione di passeggeri nel giro di 10 anni. Bisognerebbe che si mettessero d’accordo.

Sul punto degli aiuti di stato confidiamo di avere risposte più chiare e definitive dall’interrogazione presentata al Parlamento Europeo da parte del gruppo dei Verdi Europei. 

Europa Verde Parma