Il Consiglio si è aperto con l’interrogazione di Europa Verde – Verdi – Possibile sulla manutenzione dell’area verde di via Don Oliva, a Carignano. Un parco che era stato oggetto anche di progettazione partecipata, ma che negli ultimi anni ha subito un progressivo degrado, a causa di un totale abbandono da parte del Comune. La risposta dell’Assessore De Vanna ha consentito all’amministrazione di manifestare il proprio interesse, ma mancano 20mila euro per sistemare il campo da basket. Si tratta di una dotazione prevista dal Piano del Verde, non di una gentile concessione ai residenti: sarà cura di Europa Verde ricordare all’amministrazione i propri impegni.
Solo un’altra interrogazione, l’ennesima del capogruppo di Fratelli d’Italia sull’immobile occupato di via Liguria 2.
Poi comunicazioni, in buona parte della maggioranza, su temi politici di livello nazionale, che hanno ricadute piuttosto preoccupanti a livello locale: le decisioni del Governo sui fondi PNRR, il silenzio del Governo che lascia i Comuni soli sulla crisi dei migranti, la cessazione del reddito di cittadinanza e le conseguenze di carattere sociale. Il dibattito piuttosto vivace ha smentito di fatto chi sostiene una scarsa consistenza delle questioni sollevate, a livello comunale. Ma si è parlato anche di Giornata nazionale dei nonni e degli anziani, pista ciclabile Parma-Baganzola e della Preoccupante presenza della ‘ndrangheta a Parma.
Su alcune delibere Europa Verde non ha avuto difficoltà ad esprimere il proprio voto favorevole: il regolamento del Museo Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina, che consentirà di accedere a nuovi fondi statali per i due importanti monumenti, una rettifica per errore materiale alla delibera sulla legittimità del debito fuori bilancio per alcuni risarcimenti relativi al “caso Bonsu”, la costruzione e l’esercizio di un elettrodotto a Pizzolese e la proroga della convenzione ad ACER per la gestione del patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale.
Abbiamo concordato con il resto della minoranza di convergere su Serena Brandini (Azione) come membro della Commissione comunale per la formazione e l’aggiornamento degli albi dei giudici popolari di Corte d’Assise e di Corte d’Assise e d’Appello, insieme a Victoria Oluboyu, designata dalla maggioranza.
Infine, la delibera più importante, di approvazione del Piano Generale del Traffico Urbano. Un Piano che approda al Consiglio comunale dopo un iter decisamente troppo lungo, essendo stato adottato dalla Giunta a marzo. Le due riunioni della Commissione Ambiente e Mobilità che hanno preceduto la discussione in Consiglio ci hanno dato la possibilità di presentare numerose e dettagliate proposte per migliorare un piano insufficiente a raggiungere gli obiettivi della neutralità carbonica, ma anche a migliorare la qualità della vita in città, dove centoventimila auto circolanti e parcheggiate, tolgono libertà di movimento e spazi che sarebbe meglio destinare ad attività più utili. Delle nostre osservazioni sono state accolte tutte quelle che correggevano errori evidenti di testi e figure, alcune sono state considerate non pertinenti ed alcune sono state rimandate a successivi atti o piani particolareggiati, come la nostra proposta di rivedere i P-Days consentendo il passaggio dei bus e di riorganizzare la mobilità in stazione. Non è passata la proposta di un nuovo servizio di Infomobility per il car sharing di comunità e aziendale. Sono state accolte le proposte di un’estensione dell’orario di apertura della cicletteria in stazione, della riqualificazione dei parcheggi scambiatori e di una diversa modalità di gestione della micromobilità free-floating, concentrando il parcheggio dei mezzi in alcuni punti, per ridurre il caos di bici e monopattini lasciati ovunque. Voto di astensione, in attesa dell’effettivo accoglimento della maggior parte delle nostre proposte. Un voto di astensione che ha un segno opposto (ho tenuto a precisarlo) a quello contrario della destra, basato sul negazionismo climatico e su posizioni ideologiche come “le auto garantiscono la libertà”.
Passando alle mozioni, quella presentata da Civiltà Parmigiana sul sistema integrato Zero-Sei, cioè estendere la continuità educativa agli asili nido, coinvolgendo in questo obiettivo gli asili privati. Per Europa Verde si tratta di una norma di legge nazionale, che può contribuire a soddisfare la domanda di tante famiglie, ancora escluse dal servizio pubblico e di accordarsi per standard educativi omogenei. Ci sono aspetti critici, come la necessità di effettuare un controllo adeguato da parte del Comune e di arrivare ad una reale integrazione, quando ad esempio il Patto per la Scuola esclude gli asili nido. Il voto di Europa Verde è stato favorevole, ma la mozione non è passata per il voto di una maggioranza, che, pur condividendo in generale la proposta, ha votato contro.