Europa Verde ha presentato un’interrogazione alla Giunta del Comune di Parma, riguardo alla riorganizzazione del sistema di emergenza ed il coinvolgimento della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria.
È noto infatti che la Giunta regionale ha approvato il 17 luglio scorso le linee di indirizzo rivolte alle Aziende Sanitarie per la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza: una riforma notevole del sistema di emergenza che riguarda la cittadinanza regionale e coinvolge tutto il sistema 118: i Pronto Soccorso dei nostri ospedali, la flotta delle automediche e gli elisoccorsi, le guardie mediche territoriali, i numeri telefonici di accesso ai servizi.
La riorganizzazione vuole rispondere alla grave crisi dei nostri pronto soccorsi, sovraffollati di cittadini in cerca di aiuto e carenti di medici e di infermieri, situazione che ha dato vita all’intollerabile ed inefficace fenomeno dei medici a gettone e ai processi di privatizzazione di servizi che costituiscono un diritto sanitario prioritario e che dovrebbero essere garantiti dalla sanità pubblica.
I dati dichiarati dalla Regione dicono che, negli ultimi 5 anni, il 63% dei cittadini che si sono rivolti al pronto soccorso non hanno richiesto un ricovero ospedaliero: sono numeri che restituiscono le caratteristiche di una domanda sanitaria a bassa complessità se pure espressa in termini di urgenza.
L’idea di fondo della riorganizzazione è quella di riservare ai pronto soccorso ospedalieri l’emergenza grave, gli interventi sanitari cosiddetti “indifferibili“ (per i quali la tempestività dell’intervento è decisiva sull’esito della cura) e di costituire dei Centri di Assistenza di Urgenza, chiamati CAU, riservati alle urgenze differibili, le urgenze meno gravi (in genere codici verdi e bianchi), gestibili direttamente fuori da un presidio ospedaliero.
I CAU si configurano come ambulatori specializzati, gestiti da medici ed infermieri (guardie mediche e medici di medicina generale) collocati territorialmente o nelle case di comunità o vicini ai pronto soccorso ospedalieri, di norma aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dotati delle tecnologie diagnostiche di base. I cittadini potranno accedere ai CAU prevalentemente attraverso un numero telefonico dedicato o per invio del medico di famiglia o direttamente, per accesso diretto.
Sono molti altri gli aspetti che riguardano la complessità di questa riorganizzazione (la Telemedicina finanziata da PNRR, la necessaria connessione telematica fra CAU, ospedali e Fascicolo Sanitario Elettronico, la riorganizzazione delle automediche e il potenziamento degli elisoccorsi, il sistema telefonico degli accessi in emergenza/urgenza, la formazione del personale sanitario dei CAU ecc.).
Europa Verde intende sollecitare un’informazione e un confronto pubblico nel territorio, intorno al nostro sistema sanitario, oggi in grande difficoltà e in particolare, su questa importantissima riorganizzazione regionale del sistema di Emergenza- Urgenza. È il caso di sottolineare che la delibera regionale del 17 luglio impone alle Aziende Sanitarie della regione di raggiungere un accordo con le Conferenze Territoriali Socio-Sanitarie sul programma di riordino dell’emergenza/urgenza, che deve essere presentato in Regione entro il 15 settembre prossimo.
Europa Verde chiede infine alla CTSS di Parma di aprire un confronto pubblico aperto alla cittadinanza e alle forze politiche su una riorganizzazione così profonda, condivisibile negli obiettivi ma altrettanto complessa nella realizzazione, complicata nei vari aspetti tecnici, difficile per la scarsità di risorse umane (medici ed infermieri), ardua dal punto di vista culturale perché vuole incidere su comportamenti sociali che focalizzano nel Pronto Soccorso ospedaliero l’unico punto di risposta affidabile ad una emergenza sanitaria.