La perdita di superfici boscate a Parma

Continua a Parma la perdita non solo di alberi, ma anche di intere superfici dove la natura aveva guadagnato qualche spazio.

L’ultimo caso è quello dell’area contigua all’ex Cral Bormioli, che negli ultimi dieci anni era stata progressivamente occupata da vegetazione spontanea, con lo sviluppo di un giovane bosco. Poche settimane fa l’area è stata completamente disboscata per una superficie di circa un ettaro. Al momento non ho informazioni precise sulla proprietà dell’area e sulle motivazioni dell’intervento. Mi interessa tuttavia sottolineare come un bosco che offriva vari servizi ecosistemici scompare senza che questo possa neppure essere considerato.

Quanto abbiamo perso in termini di qualità dell’aria, di biodiversità, di regimazione idrica e di sequestro dell’anidride carbonica? Si tiene conto di questo nelle contabilità del comune o la perdita di queste superfici sfugge completamente alle valutazioni dell’amministrazione?

Allo stesso modo abbiamo visto scomparire la porzione più cospicua del bosco dell’ex Castelletto e, per stare agli ultimi mesi, varie alberature dell’ex Dadaumpa, dove oggi sorge l’ennesimo ma non ultimo supermercato della zona. Per realizzare il capannone e il parcheggio sono stati abbattuti oltre 50 alberi di grandi dimensioni con circonferenza superiore a 60 cm, che in questo caso dovrebbero essere compensati. Quattro alberi aventi una circonferenza del tronco superiore ai 250 cm, e dovevano essere trapiantati. Già la scelta di questa opzione estrema e comunque di forte impatto su esemplari di queste dimensioni è criticabile. Ma per come è stata realizzata, con la capitozzatura dell’albero, la sua eradicazione con mezzi non idonei, l’abbandono a terra per giorni e successivamente il trapianto in un luogo non noto, va condannata in modo categorico. Così come va condannato il pesante taglio delle radici del filare rimasto.

Questo per fare alcuni esempi di come la contabilità del verde urbano, se da un lato è nota per i dati in incremento, non registra e non affronta in modo adeguato le perdite di alberi e di superfici idonee ad ospitarli.