Strade su strade. Da Governo, Regione e Provincia sempre e solo infrastrutture grigie per Parma e il suo martoriato territorio

Basta che sia asfalto. Sembra questo il criterio del programma di finanziamento delle infrastrutture di Governo e Regione con il Fondo di Sviluppo e Coesione per il territorio provinciale di Parma. Per Europa Verde si tratta di un altro duro colpo al suolo, alla produzione agricola, al paesaggio e alla qualità ambientale: decine di ettari sacrificati per sempre con benefici tutti da dimostrare. Pensiamo ad infrastrutture senza alcuna necessità come le tangenziali di Roccabianca o di Polesine Zibello, centri che non sono certo congestionati dalla morsa del traffico.

Se alcuni anni fa il mantra per giustificare nuove strade e colate di cemento era quello dello sviluppo, oggi questo ennesimo scempio del territorio viene fatto passare in nome della “sicurezza”. In considerazione dell’insostenibilità economica, oltre che di quella ambientale, gli ideologi dell’asfalto non mancano addirittura di evocare chi ha perso la vita in incidenti stradali, nel tentativo di attestare il valore sociale della cancellazione di campi e prati. È vero il contrario: la sicurezza si ottiene riducendo il numero delle auto, moderando la domanda di mobilità e offrendo altri sistemi di trasporto, più sicuri ed efficienti (tutti, visto che l’auto resta il peggiore). Realizzare altre strade è solo un modo per spostare ed aggravare il problema. 

Europa Verde trova poi particolarmente grave la risposta negativa del Comune di Parma alla proposta di studiare delle forme di compensazione ecologica di infrastrutture così impattanti, in modo da bilanciarne, almeno in parte, i costi ambientali, come nel caso della tangenziale di Corcagnano. Continuando su questa strada, è il caso di dirlo, la politica dimostra di essere sempre più distante non solo dalla responsabilità verso le generazioni future, ma anche da una richiesta sempre più forte di tutela ambientale da parte dei cittadini della nostra provincia, come abbiamo visto nelle fortunate vicende della bocciatura di progetti insostenibili a Fontevivo, Langhirano e Medesano. 

Europa Verde è certa che alle prossime elezioni comunali i cittadini stanchi di politiche così avverse alla qualità ambientale e lontane dal favorire un reale e auspicabile sviluppo sapranno diventare parte attiva di un rinnovamento sempre più necessario nella politica locale.