Europa Verde: Salvini e la Lega i veri freni per lo sviluppo di Parma

Mentre a Parma si continua ad inseguire il cemento delle autostrade e dell’aeroporto il governo, nella persona del ministro delle infrastrutture Salvini, toglie i finanziamenti al raddoppio della linea ferroviaria pontremolese rimandando ogni intervento a dopo il 2026.

I luogotenenti parmensi di Salvini fanno a gara ad ogni occasione per dichiararsi a favore di qualsiasi infrastruttura voluta dagli industriali in nome dello “sviluppo”, senza porsi peraltro alcun criterio di sostenibilità ambientale e di riduzione di gas serra, come se la crisi climatica non esistesse.

Ma il vero freno per lo sviluppo infrastrutturale di Parma, in particolare per quello buono, che guarda al futuro e non al fossile, è rappresentato proprio dalla Lega e dal suo segretario al governo.

Dopo avere tolto 5 fermate di treni ad alta velocità per Milano, ora nella nuova Finanziaria si scopre che i fondi per la Pontremolese, opera quella sì strategica per Parma, non ci sono più nonostante fossero già stati stanziati dal predecessore di Salvini al dicastero dei trasporti, il Ministro Giovannini, persona di tutt’altro spessore e con una chiara visione delle reali priorità per il paese.

Si intuisce dove finiscono quei finanziamenti, essenziali per dare un futuro sostenibile al nostro territorio e utili in un’ottica europea per agevolare il trasporto su ferro delle merci tra l’Italia e la Germania attraverso il corridoio ferroviario del Brennero.

Purtroppo, va preso atto che il ministro Salvini drena tutte le risorse per la chimera del ponte sullo stretto. Non hanno niente da dire la deputata Cavandoli e i consiglieri regionali Rainieri e Occhi?

Europa Verde coglie l’occasione per sottolineare come sia una fortuna che in Emilia-Romagna non governi la Lega perché, pur di fare piacere alla parte più arretrata dell’Unione Industriali, sarebbero capaci di togliere i finanziamenti alla cassa di espansione sul Baganza per dirottarli in un’opera irresponsabile come l’assurda diga sul Torrente Baganza ad Armorano, una delle zone più a rischio idrogeologico della Provincia, proprio di recente interessata da una frana che ha bloccato la strada provinciale.