8. SCUOLA E SERVIZI EDUCATIVI

IL PROGRAMMA

8. SCUOLA E SERVIZI EDUCATIVI

La scuola è una palestra di cittadinanza consapevole e di integrazione e la cultura che veicola è l’unico strumento efficace per prevenire la violenza, l’ingiustizia, la povertà, il degrado etico e civile. Per questo riteniamo sia dovere dell’amministrazione comunale garantire la qualità dei percorsi educativi e formativi a tutti e a tutte, attraverso un maggiore impegno di persone, risorse e competenze, soprattutto dopo l’incremento degli abbandoni scolastici e delle situazioni di fragilità e disagio adolescenziale causati dalla pandemia.  

L’obiettivo dell’istruzione per tutti deve applicarsi già a partire dalla primissima infanzia. Va quindi assicurata a tutti i bambini della fascia 0-6 l’accessibilità ai servizi educativi (nidi e scuole d’infanzia) ampliando l’offerta del servizio, abbassando i costi per le famiglie in funzione del reddito e del numero dei figli, garantendo maggiore flessibilità negli orari per conciliare le esigenze lavorative dei genitori. Va inoltre programmata la realizzazione di nuove strutture in base ai fabbisogni reali del territorio e attribuendo grande valore sociale al nido di quartiere.

Le scuole tutte devono diventare spazi aperti per il quartiere al di fuori dell’orario scolastico: laboratori famiglia e di cittadinanza attiva, officine del progetto giovanile, luoghi di integrazione e di formazione, di scambio interculturale e intergenerazionale.

In coerenza con gli obiettivi climatici ed energetici assunti dal Comune, serve poi un programma di investimenti sulle strutture e gli involucri esistenti per migliorarli sul piano sismico e della sicurezza e renderli a consumo ed emissioni zero entro il 2030. Gli edifici stessi devono diventare strutture educanti, modelli di sostenibilità energetica ed ambientale.

Le proposte:

  • Qualità dei servizi educativi 0-6: al fine di mantenerne e se possibile migliorarne il già alto livello qualitativo, è necessario che sia il Comune a svolgere un’efficace azione di indirizzo, di controllo e di coordinamento dei soggetti pubblici e privati coinvolti, sia per quanto riguarda gli aspetti pedagogici e didattici, che in relazione alla qualifica, alle condizioni lavorative e alla formazione del personale, per tutti i livelli contrattuali. L’obiettivo prioritario deve essere quello di fornire la stessa qualità di servizi per tutte le strutture, definendo obiettivi strategici ed operativi collegati alle risorse a disposizione e coordinando la valutazione delle performance dell’organizzazione e del personale;
  • Coordinamento pedagogico: nell’ottica di un miglioramento continuo dei servizi erogati, istituire un coordinamento pedagogico unico per nidi e scuole dell’infanzia formato da coordinatori con competenze diversificate 0-3 e 3-6 che diano continuità ai percorsi pedagogici; va poi creata una rete tra i soggetti che possono contribuire ad una offerta educativa di alto livello come l’Università sfruttando tutte le aree di insegnamento e di ricerca;
  • Nuove scuole per l’infanzia: vanno ultimati i lavori per la scuola dell’infanzia di Fognano, fermi da oltre 10 anni e solo di recente finanziati, e vanno previste strutture nido e scuola per l’infanzia presso la SPIP, agevolando così in termini di tempo e di mobilità le molte persone con figli piccoli che vi lavorano (in tutto oltre 10.000 occupati), e il Campus;
  • Scuole sicure a impatto zero: in raccordo con l’Amministrazione provinciale va avviato un programma di investimenti per migliorare la sicurezza delle scuole e azzerare i consumi energetici e le emissioni entro il 2030 (petalo 4) reperendo risorse all’interno del PNRR e di altri canali di finanziamento statali e regionali;
  • Patto intergenerazionale: fare delle scuole un luogo di incontro, di scambio di saperi, di reciproca formazione tra giovani e anziani ponendo attenzione all’ecologica delle relazioni;
  • Interculturalità ed integrazione: la società sta cambiando e le relazioni in tutti gli ambienti sono sempre più interculturali. Il nido e la materna possono essere un luogo privilegiato per la preparazione di un ambiente meno conflittuale tra gli studenti dei cicli scolastici successivi. Oltre alle molteplici attività fatte tra i bambini del nido e della materna è importante anche organizzare attività per i genitori stranieri che possano favorire la comprensione della lingua, il coinvolgimento, l’autonomia e l’integrazione di queste famiglie;
  • Sostegno educativo: nel settore educativo domiciliare, nei servizi della fascia 0-6 e in tutto il sostegno educativo alla disabilità, avviare in modo sperimentale forme di “coprogettazione” tra Comune e Privato Sociale che ha in appalto questi servizi, per tenere ferma la bussola della qualità che caratterizza la nostra tradizione sia amministrativa che cooperativistica. Da questo punto di vista va valorizzato e riconosciuto adeguatamente il lavoro degli Educatori, il cui operato risulta essere una risorsa indispensabile per garantire l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
  • Progetti educativi: promuovere progetti educativi prioritari a favore delle scuole, con particolare attenzione a social media e nuove dipendenze, abuso di alcol e uso di droghe, differenze di genere, educazione affettiva e sessuale, bullismo e cyberbullismo, in stretto coordinamento con le iniziative dell’AUSL e delle scuole;
  • Flessibilità orari e tempo pieno: per andare incontro alle esigenze dei genitori, in particolare delle madri, va promossa e sostenuta la transizione del processo didattico dalla sola mattina alla modalità a “tempo pieno” e resi più flessibili gli orari di nidi e scuole per l’infanzia;
  • Scuole serali per adulti: vanno rilanciate le scuole serali per adulti che devono essere ripristinate e valorizzate per una adeguata crescita del tessuto socio-culturale cittadino e per garantire una educazione permanente;
  • Mense scolastiche: abbassare le rette delle mense scolastiche, adeguandole al reddito; curare il dialogo con le famiglie per il miglioramento generale del servizio e per rivedere i menù adattandoli maggiormente alle esigenze dei bambini; promuovere negli appalti la fornitura di prodotti e alimenti da agricoltura biologica (petalo 6);
  • Orti nelle scuole: creazione di cortili verdi in ogni scuola, di orti, compostiere, e nuove piantumazioni per dare impulso e concretezza alla sensibilizzazione ambientale dei bambini e dei ragazzi.